venerdì 25 ottobre 2013

Galata Museo del Mare:convegno “Infrastrutture e crescita sostenibile – Corridoio dei due Mari e il Mediterraneo”

Mercoledì 30 ottobre, presso il Galata Museo del Mare, si svolgerà il convegno “Infrastrutture e crescita sostenibile – Corridoio dei due Mari e il Mediterraneo”, organizzato dalla Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro e da ACG – Associazione Italiana Linea Ferroviaria Alta Capacità Gottardo.
Tra i temi trattati nel corso della giornata: le priorità regionali, con l’intervento degli assessori alle infrastrutture e alla mobilità di Liguria, Piemonte e Lombardia; il sistema dei trasporti dei porti del Mare del Nord, dei Paesi nord africani e del Medio Oriente; tariffe, costi e compettività, con la relazione di Lanfranco Senn, direttore CERTeT Università Bocconi.
Interverranno inoltre l’on. Maurizio Lupi, Ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, i governatori della Regione Liguria, Claudio Burlando, della Regione Piemonte, Roberto Cota, e della Regione Lombardia, Roberto Maroni, e il presidente dell’Autorità portuale di Genova, Luigi Merlo.


Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio d'istruzione secondaria di secondo grado 2013/14

OGGETTO:  Esami  di  Stato  conclusivi  dei  corsi  di  studio  d'istruzione  secondaria  di  secondo grado per l'anno scolastico 2013/2014 - Termini e modalità di presentazione delle domande di  partecipazione.  
http://www.edscuola.eu/wordpress/wp-content/uploads/2013/10/cm026_13.pdf

Corso di allineamento 2013

Il corso è destinato ad allievi ambosessi di almeno 18 anni di età in possesso di:

  1. diploma quinquennale  di scuola secondaria  di 2 ° grado;
  2. nazionalità italiana e/o cittadinanza dell'Unione Europea .
Le lezioni si svolgeranno dal lunedì al venerdì per n. 5 ore giornaliere . La frequenza è obbligatoria. Sono ammesse assenze fino ad un massimo del 10% del monte ore totale del corso. La domanda di iscrizione  dovrà pervenire presso la segretera didattica  dell'Istituto Tecnico  Trasporti e Logistica " G. La Pira " di Pozzallo  via E. Giunta n.° 5 - 97016 Pozzallo (Rg) entro le ore 12 del giorno 11 novembre 2013.Per ulteriori informazioni rivolgersi alla segreteria didattica dell'Istituto   oppure consultare il bando  pubblicato sul sito web  dell'Istituto -  www.islapira.it

mercoledì 6 giugno 2012

CONVEGNO SU PROGETTI E TECNOLOGIE DELLE PORTAEREI

Nei locali della mostra "Da Cavour alla Cavour" entro l'Arsenale Militare Marittimo a La Spezia, si terrà il mercoledì 6 giugno un convegno sulle Portaerei italiane: Storia, Progetti e Tecnologie. organizzato dalla Sezione di La Spezia dell'Atena, con la partecipazione della Facoltà di Ingegneria dell‟Università di Genova e con la determinante collaborazione della Marina Militare Con l‟ausilio di documentazione grafica e fotografica originale, verrà illustrata l‟evoluzione dei concetti progettuali applicati dalla Marina Militare negli studi sviluppati fino alla II^ G.M., con particolare attenzione al progetto del Gen. Bonfiglietti e a quelli delle Portaerei Aquila e Sparviero, rimaste incompiute all‟atto dell‟armistizio dell‟8 settembre 1943. Nella seconda parte, verranno illustrate, dal loro progetto fino alle operazioni in mare, le Unità Portaerei realizzate: Nave Garibaldi del 1985, e Nave Cavour del 2008. Di particolare interesse la testimonianza di un protagonista della missione “White Crane” che ha visto Nave Cavour intervenire nel 2010 ad Haiti, in soccorso delle popolazioni colpite dal terremoto. Tutti di grande valore i relatori, vuoi per la competenza storica e la conoscenza approfondita dei progetti sviluppati fino alla II^G.M., vuoi per la personale partecipazione in posizione di responsabilità alla progettazione, realizzazione e conduzione di Nave Garibaldi e di Nave Cavour. Suggestiva la cornice dell‟evento: la mostra “Da Cavour alla Cavour” che, all‟interno dell‟Officina Attrezzatori dell‟Arsenale, con modelli d‟epoca, pregevoli reperti, documenti ed immagini, conduce il visitatore attraverso 140 anni di sviluppo della tecnologia navale in Italia. Intensa l‟affluenza alla mostra, che ha superato ad oggi i 12.000 visitatori.

CANTIERI BAGLIETTO, ACCORDO CON IL LIQUIDATORE

Il presidente della Regione Liguria ha reso noto che è stato trovato un accordo per risolvere positivamente la vicenda dei cantieri Baglietto di Varazze. «Salvando l‟industria ligure - ha detto il presidente - combattiamo questa crisi provocata dalla finanza». L‟accordo è stato trovato con il liquidatore Vitelli. La scorsa settimana Burlando aveva inviato una lettera al legale rappresentante dei cantieri, Federico Galantini.

BARI. SCALO INAUGURALE DELLA „MSC DIVINA‟

La “Divina”, la dodicesima e ultima nata della flotta MSC, per la stagione estiva 2012 ha scelto Bari come home-port, estremo punto di partenza italiano per un itinerario alla scoperta delle attrattive del Mediterraneo orientale. Dal 2 giugno al 3 novembre, l‟itinerario di MSC Divina prevede un programma di 22 crociere settimanali ricco di tappe incantevoli. La nave salperà ogni sabato da Venezia, farà scalo il giorno successivo a Bari, porto alternativo di imbarco, e navigherà poi verso Katakolon (Grecia), Izmir e Istanbul (Turchia) e Dubrovnik (Croazia). MSC Divina, così chiamata in onore della madrina Loren, è stata varata a Saint Nazaire, in Francia, lo scorso 19 maggio. Lunga 333 metri, larga 38 metri e con una stazza di 140.000 tonnellate, MSC Divina è in grado di ospitare fino a 4.345 ospiti e può navigare a una velocità massima di 23 nodi. La nuova ammiraglia è dotata di 1.751 cabine, 25 ascensori e 30.000 metri quadrati di spazi pubblici che includono 7 ristoranti, 20 bar e lounge, 4 piscine, un casinò, una pista da bowling, una palestra e l‟incantevole MSC Aurea Spa. I 18 ponti, 14 dei quali destinati ai passeggeri, hanno nomi ispirati alle divinità dell‟antica Grecia. Progettata come le gemelle, MSC Splendida e MSC Fantasia, è arricchita da alcuni notevoli miglioramenti. “ E‟ la più grande nave che abbia mai scalato il Porto di Bari, segno della fidelizzazione della compagnia nei confronti del nostro porto e del continuo sforzo dell‟Autorità portuale per adeguare le infrastrutture alle esigenze delle più importanti flotte mondiali, ha detto il segretario generale dell‟Autorità Portuale del Levante, Mario Sommariva, al termine della cerimonia del maiden call, tenutasi a bordo domenica 3 giugno, in occasione del primo approdo. La cerimonia del Maiden Call si è conclusa con il tradizionale scambio di Crest tra il comandante e le autorità locali.

TARANTO, FLESSIONE DEL 31,8% AD APRILE

Nel mese di Aprile il porto di Taranto ha movimentato 3 milioni di tonnellate di merci, il 31,8% in meno rispetto a 4,4 milioni di tonnellate di aprile 2011.

PROPULSIONE CON LNG PER DUE RO-RO DI SEA CARGO

La compagnia norvegese Sea Cargo ha preso in consegna il primo di due traghetti ro-ro costruiti in India, con propulsione a gas LNG. Le due unità hanno una capacità di 1.140 metri lineari (circa 60 trailer) e di circa 100 teu, a seconda della configurazione del carico. Le navi ad emissione zero di zolfo saranno impiegate nelle rotte fra Gran Bretagna, Olanda, Danimarca e Norvegia.

MAERSK LINE RISTRUTTURA LE SEDI CENTRALI

Maersk Line ha annunciato una ristrutturazione dei propri centri direzionali. Il programma comporterà una riduzione di circa 400 addetti, di cui 250 nel quartier generale di Copenaghen. Gli altri centri direzionali interessati dalla ristrutturazione sono a Londra, Singapore, Mumbai, Pune e Manila. Complessivamente, i dipendenti di Maersk Line nel mondo sono circa 25.000, di cui 2.200 nelle organizzazioni centrali.

COMMESSA OFFSHORE PER I CANTIERI MARIOTTI

I Cantieri Mariotti di Genova hanno acquisito da un consorzio formato dagli armatori Righetti di Cesenatico e Vitiello di Ravenna l‟ordine per un‟unità per il trasporto di materiali e persone da e per le piattaforme petrolifere (crew boat). Il contratto prevede l‟opzione per una seconda unità. La prima sarà lunga 50,5 metri, la seconda sarà invece un po‟ più piccola, sotto i 40 metri.

SAREMAR RIAVVIA LA LINEA LIGURIA – SARDEGNA

Con il traghetto Coraggio di Grimaldi, noleggiato dalla Regione Sardegna, la compagnia regionale Saremar ha riavviato il servizio estivo tra Vado Ligure e Porto Torres. Il servizio verrà svolto tre volte la settimana e terminerà il 15 settembre 2012. Secondo la Regione Sardegna, in poche settimane le due rotte della Saremar (la Vado Ligure - Porto Torres e la Civitavecchia - Olbia) hanno già superato le 100.000 prenotazioni.

PORTO MARGHERA -2,2%

Nel mese di aprile il porto di Venezia – Porto Marghera ha movimentato 2 milioni di tonnellate di merci, il 2,2% in meno rispetto all'aprile 2011.

NORTHERN RANGE +3%, ROTTERDAM IN FLESSIONE

Nel primo trimestre i porti del Northern Range, l‟arco che va da Le Havre ad Amburgo, hanno movimentato complessivamente poco meno di 10 milioni di teu, il 3% in più rispetto ai volumi dello stesso periodo dello scorso anno. In crescita Le Havre (+20%) e Bremerhaven (+13%), in flessione Rotterdam (-4%) e Zeebrugge (-13%).

NUOVA LINEA FRA CAGLIARI, TURCHIA E MAROCCO

La società turca Arkas Container Transport e la compagnia feeder EMES hanno lanciato un nuovo servizio di linea container fra il Mediterraneo occidentale ed il Mar Nero. La linea West Mediterranean Black Sea (WBS), operata con 3 navi da 1.000 teu.

lunedì 4 giugno 2012

"No Grandi Navi" contesta da mesi l’arrivo dei giganti dei mari in laguna

Il decreto anti-inchini non sarà pienamente in vigore nella laguna di Venezia finché le autorità marittime del porto non avranno trovato un canale di accesso alternativo. Nella peggiore delle ipotesi le navi superiori alle 40mila tonnellate potranno continuare a transitare come di consueto fino al 2014, quando sarà pronto il porto offshore alla bocca di Malamocco . Per ora l’unico limite è stato fissato sulle distanze tra una nave e l’altra ma intanto le unità da crociera transitano praticamente indisturbate. Il comitato "No Grandi Navi" contesta da mesi l’arrivo di questi giganti dei mari nella laguna. E' ormai guerra a Venezia. Le proteste sono riesplose oggi con l'arrivo della più grande nave mai transitata in bacino San Marco, la MSC 'Divina': un colosso di 333 metri di lunghezza, 60 d'altezza, una stazza di 140mila tonnellate. Grida e slogan di contestazione, striscioni contro i colossi del mare, distesi fino alla Marittima, hanno accolto il passaggio del 'gigante'. Per capire l'effetto, basta pensare che chi si fosse trovato dall'altra parte del bacino, sull'Isola di San Giorgio, mentre sfilava la 'Divina' avrebbe avuto San Marco del tutto oscurata dal transatlantico. La Msc Divina è la più grande nave mai transitata in queste acque. La protesta principale parte dal bacino di San Marco. E’ qui che il comitato"No Grandi Navi" non vuole veder più transitare navi di queste dimensioni. Troppi fumi, troppo inquinamento. “Il comitato non è contro il crocerismo, ma contro questo crocerismo indifferente alla città e connotato da un gigantismo crescente e insostenibile”. Per il comitato devono entrare in laguna solo navi compatibili, che usino carburanti puliti “come già avviene nel Mar Baltico o nelle acque statunitensi”. Alla contestazione si è aggiunto il Fai, il Fondo Ambiente Italiano che, come il comitato, contesta soltanto l’ingresso di navi inquinanti incompatibili “con la delicatezza dell'ambiente lagunare". Ma non tutti sono d’accordo. La Venezia Terminal Passeggeri, attraverso l’ad Roberto Perocchio, afferma: «Non possiamo più accettare critiche fatte da non esperti, affermazioni prive di fondamento tecnico e scientifico. Le navi da crociera sono un vantaggio enorme per Venezia, non un danno. Specie in un momento in cui il porto sta subendo il declino del traffico mercantile». Più conciliante il comandante di Msc Divina Giuliano Bossi: «Sono convinto che con la dovuta attenzione ed il rispetto che meritano, Venezia e la laguna possano ospitare le navi da crociera con un impatto minimo». Certo è che la mancata applicazione del decreto anti-inchini suona quasi come una beffa dopo che è stato preparato e applicato in maniera fulminea in poche settimane all’indomani della tragedia del Costa Concordia. Nel caso di Venezia il motivo è duplice. Da un lato prettamente logistico: non ci sono approdi alternativi da qui ai prossimi mesi, forse anni. Dall’altro prettamente legato al business con le navi che in qualche modo devono approdare sulla base dei vincoli contrattuali stabiliti tra l'Autorità portuale veneta e le compagnie crocieristiche.

Tempi di lavoro/riposo dei lavoratori marittimi e deroghe di cui alla Direttiva 1999/CE e relativi decreti attuativi

Raccomandata A.R. - MINISTERO DELLE INFRAST.RE E DEI TRASPORTI UFFICIO DI GABINETTO Piazza Porta Pia, 1 00100 R O M A - DIREZIONE GENERALE PER IL TRASPORTO MARITTIMO E PER LE VIE DI ACQUE INTERNE (alla c.a. dott.ssa MOLTONI: stefania.moltoni@mit.gov.it– - dott. ALATI: Giuseppe.alati@mit.gov.it) Viale dell’Arte, 16 00144 R O M A (anticipata via E-mail) - COMANDO GENERALE DEL CORPO DELLE CAPITANERIE DI PORTO – (luigi.giardino@mit.gov.it)) Viale dell’Arte, 16 CAP 00144 R O M A 00144 R O M A (anticipata via E.mail - COMANDO CAPITANERIA DI PORTO DI NAPOLI Piazzale Pisacane, 1 CAP 80133 N A P O L I - Alla direzione Provinciale del Lavoro. Di Napoli. Servizio Politiche del Lavoro. Via Vespucci 174. 80142 N A P O L I e p. e. - MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI – D.G. Relazioni Industriali e dei Rapporti di Lavoro– DIV.V – dott. Giuseppe MASTROPIETRO Via Fornovo, 8 CAP 00192 R O M A - COMMISSIONE EUROPEA – DG TRASPORTI E-mail: sg-plaintes@ec.europa.eu OGGETTO: Integrazione e sollecito esposto dello scrivente c.s.m Umberto Maltese del 23.09.2011, in ordine ai tempi di lavoro/riposo dei lavoratori marittimi e deroghe di cui alla Direttiva 1999/CE e relativi decreti attuativi Dlgs. 271/99, DPR n. 324/2001 e Dlgs. 108/2005, alla luce della risposta Dir. Gen. Relaz. Ind. Del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali prot. N. 32/0004482/14.01.04.21. A integrazione e sollecito risposta all’esposto di cui all’oggetto, si significa tutto quanto segue. 1)Innanzitutto, si prende atto della nota Dir. Gen. Ministero del Lavoro – Div. V – prot. N. 32/00004482/14.01.04.21 del 04.11.2011 – ricevuta per conoscenza – con la quale la predetta Direzione Generale – condividendo quanto sostanzialmente in ordine alla illegittimità della legge n 183/2010 rispetto alla Direttiva 1999/CE, comunica di aver ritenuto “… dover segnalare al proprio ufficio legislativo che la nuova che la nuova formulazione del comma 7 dell’art. 11 citato, introdotta dall’art.7, co.2 della legge n. 183/2010, non sembrerebbe tenere conto della disposizione della direttiva comunitaria, atteso che non viene più previsto l’intervento, delle autorità competenti, di autorizzazione del contratto collettivo derogatorio ed è venuto meno il richiamo normativo ai principi generali di sicurezza dei lavoratori…..”. Con essa, la Direzione Generale del Ministero del Lavoro – per quanto di competenza – ha dato solo una prima risposta ai quesiti posti dall’esposto in oggetto. Invero, poiché si ha ragione di rilevare che in alcune realtà lavorative – in specie del Golfo di Napoli – che non solo non rientrerebbero nei c.d. “viaggi di breve durata”, ma addirittura gli equipaggi vengono esposti a ulteriori e maggiori archi lavorativi in un unico turno giornaliero e ben oltre le sedici ore continuative giornaliere, con grave pregiudizio della Sicurezza della Navigazione e della Vita Umana in Mare, si appalesa ancor più la necessità di pervenire ad una corretta e codificata definizione dei c.d. “viaggi di breve durata”, alla quale lo scrivente è interessato non solo come utente ai fini della sicurezza, ma anche per compiti d’istituto quale consulente e perito per sinistri marittimi. Ad ogni modo, circa il contrasto della legislazione italiana con le normative europee, ad adiuvantum con le determinazioni su menzionate del Ministero del Lavoro, si offrono le seguenti ulteriori considerazioni: • La Direttiva europea, in modo imperativo, stabilisce che l’applicazione del regime delle deroghe all’orario di lavoro, sia pure per i c.d. “viaggi di breve durata”, rimane vincolata alla condizione che devono “ ……, nella misura del possibile, rispettare i modelli fissati ma possono tener conto di congedi più frequenti o più lunghi o della concessione di congedi compensativi per la gente di mare addetta alla guardia o operante a bordo di navi su brevi rotte” ed inoltre, che il ricorso a tali deroghe dovesse essere di carattere “contenuto” e, di conseguenza, non continuativo. Con tali premesse a carattere “imperative”, è chiaro che il ricorso alle deroghe è possibile solamente se le concrete possibilità di godimento dei riposi siano adeguate rispetto alle finalità di tutela della salute, perseguite sia dalla disciplina comunitaria e sia dalla legislazione interna, che ne costituisce attuazione. Nei casi denunciati nell’esposto in oggetto, purtroppo, non solo non vi è perequazione tra l’impegno lavorativo per turni giornalieri anche superiori alle 16 ore continuative, ma contrariamente alla disciplina sia nazionale che comunitaria che per l’accesso alle deroghe prevedono l’accredito di riposi compensativi appunto a compensazione della maggiore prestazione lavorativa richiesta e quindi a carico del datore di lavoro, incredibilmente, si verifica che nei casi di specie, invece di fruire di riposi più frequenti o più lunghi e/o riposi compensativi da accreditare al personale in servizio di guardia (art. 12 DPR n. 324/2001), gli equipaggi si vedono detrarre una quota giornaliera in termini di ore di straordinario a compensazione della “turnistica” di lavoro/riposo, mentre ai comandanti e direttori di macchina viene addirittura detratta sullo statino paga una quota stipendio mediamente sui 500 € per ogni mese di lavoro. Nello specifico della CA.RE.MAR ad esempio, giova evidenziare che la turnistica del c.d. “rapporto 1-1” di cui alla Organizzazione del Lavoro è la stessa risalente alla Contrattazione Integrativa del 1981 , in applicazione all’art. 13 della Convenzione ILO n. 109 di cui alla Legge di ratifica 10 aprile 1981, n. 157, concernente anche la durata dell’orario di lavoro a bordo (max. 24 ore di lavoro nelle 48), dalla quale discese l’applicazione della turnistica di lavoro c.d. di “rapporto 1 – 1”, laddove il prestatore d’opera – a fronte dei riposi fruiti – metteva nel paniere le ferie, i riposi compensativi e le festività infrasettimanali maturate a bordo, in uno con una “trattenuta” giornaliera in ore di straordinario a compensazione appunto dei riposi fruiti. Posto che l’art, 1 della predetta convenzione 109 escludeva le figure dei comandanti e direttori di macchina dall’applicazione della stessa, inizialmente, a questi ultimi non veniva effettuata alcuna “trattenuta”, perché evidentemente prestatori di opera non competente: si pensi alla circostanza che contrariamente alle navi con in tabella almeno tre ufficiali, sulle navi di cui all’esposto, in quanto traghetti passeggeri RO-RO con un solo ufficiale di coperta o macchina alle dipendenze, il comandante e il direttore di macchina svolgono guardia continuativa di “navigazione” e di “conduzione” per tutto il turno continuativo di lavoro giornaliero di ben 16 e oltre. Con gli intervenuti strumenti legislativi n. 271/99, n. 108/2005 e D.P.R. n. 324/2001, di attuazione della Direttiva 1999/CE, portatori di maggiori garanzie in termini di orario lavoro/riposo, i riposi più frequenti o più lunghi da fruire e/o riposi compensativi da accreditare al personale in servizio di guardia da garantire a compensazione dell’applicazione delle eventuali deroghe all’orario di lavoro, avrebbero dovuto essere a carico del datore di lavoro, appunto a compensazione della maggiore prestazione offerta dal prestatore d’opera!!! Invero, nelle realtà lavorative denunciate avviene esattamente il contrario: Il prestatore d’opera, a fronte di un minore riposo e conseguente maggiore prestazione (ben oltre il limite delle 14 ore giornaliere), non solo non riposa ma lavora; non riposa, lavora e non riceve alcun corrispettivo ma, invece di usufruire del maggiore riposo garantito dagli intervenuti strumenti legislativi su citati, subisce una decurtazione dello stipendio a mezzo di una iniqua e considerevole trattenuta giornaliera in ore di straordinario e/o direttamente sul salario mensile!!! Il danno si aggiunge alla beffa se si considera che, da un lato trattasi di deroghe in termini continuativi di 16 ore e oltre di lavoro giornaliero rispetto al carattere “contenuto” raccomandato dalle norme “imperative” della Direttiva 1999/CE (lex specialis derogat generali), dall’altro le possibili ricadute da “affaticamento” sulla Sicurezza della Navigazione e della Vita Umana in Mare. Giova inoltre evidenziare che i marittimi, in forza di obsoleti accordi sindacali pregressi, ante Direttiva 1999/CE e Decr. Leg. 271/99 – 108/2005 e DPR 324/2001, nel periodo di turnistica in riposo a casa, devono dare la propria disponibilità/reperibilità – come peraltro frequentemente succede – alla chiamata anticipata, per cui in realtà, contrariamente alle normative comunitarie, essendo il marittimo perennemente in disponibilità dell’armatore, è come se non andasse mai in riposo effettivo. Pare legittimo chiedersi se in un comparto così ampiamente derogato, come nelle modalità sopra rappresentate, possa essere ulteriormente derogato in forza di un accordo sindacale (27 gennaio 2000) inopportuno, non richiesto e pertanto contro legem; • In ordine al contenuto dell’art. 7, comma 2 dell’articolato L. 04.11.2010, n. 183 (Collegato al lavoro), giova ricordare il criterio di specialità secondo il quale, stante il conflitto tra una norma generale ed una speciale, si fa prevalere quest’ultima in forza del principio lex specialis derogat generali per cui, una norma può derogare solo norme classificate di pari grado o di grado inferiore nel sistema della gerarchia delle fonti giuridiche. Inoltre, anche laddove la Legge 04.11.2010 n. 183, art. 7 (modd. art. 11 Dlgs. 271/99) dovesse essere ritenuta di carattere ” prevalente “, si deve ricordare che nel sistema delle fonti con relativi regolamenti esecutivi (quali potrebbero essere definiti gli stessi Dlgs 271/99, dlgs. 108/2005, DPR 324/2001 in mancanza di regolamenti dedicati), questi cessano di avere efficacia a condizione però che siano abrogate le norme legislative delle quali disciplinano l’esecuzione: Invero, la legge 183/2010 ha modificato – in contrasto comunque con la disciplina europea 1999/CE – solamente l’art. 11 del dlgs. N. 271/99, non ha mai proceduto all’abrogazione ne del dlgs. 271/99 e dlgs. 108/2005 e ne il DPR 324/2001!!! D’altra parte, una tale disposizione di legge sarebbe in contrasto con la clausola di non regresso prevista dalle direttive europee nei casi – come di specie – ove non vengono rispettati i requisiti minimi delle stesse. Ad ogni modo, non si potrebbe in alcun modo applicarla o applicarla in contemporanea con il contenuto della Direttiva 1999/CE, atteso che ne deriverebbe inevitabilmente l’inosservanza e la disapplicazione di una o dell’altra. Da qui il parere che i giudici, laddove chiamati a decidere, potranno solo disapplicare il contenuto dell’art. 7 della Legge 183/2010, in forza del su menzionato principio lex specialis derogat generali. Alla luce di tutto quanto sopra, deriva che un intervento legislativo in materia non sia solo auspicabile ma imperativo ed urgente! • L’intervento legislativo è altresì indifferibile perché l’eliminazione del carattere autorizzativo, introdotto dal Dlgs. N. 108/2005 in applicazione della Direttiva 1999/CE, a mezzo della modifica all’art. 11 introdotta dall’art. 7 della Legge n. 183/2010, si pone in contrasto con i contenuti della Direttiva 1999/CE medesima e, oltretutto, introduce problemi di legittimità costituzionale in ordine all’art. 36, comma 2 della Costituzione che sancisce la necessità di porre un limite massimo giornaliero all’orario di lavoro e pone una riserva di legge. 2)In ordine poi al corretto processo di validazione dei c. d. “Viaggi di Breve Durata” a cui far riferimento, si rende opportuno riproporre alcuni passaggi dell’esposto in oggetto: • posto che la Contrattazione Collettiva – con una a dir poco singolare lettura del contenuto dell’ex art. 11, comma 8 del Dlgs. 271/99 (poi modificato con c. 7, art. 3 Dlgs. N. 108/2005) – con accordo sindacale 27.01.2000 ha dato una definizione dei “ viaggi di breve durata” inopportuna, incompetente e non richiesta e pertanto contro legem; • nel ribadire il parere espresso nel primitivo esposto di pervenire – secondo il principio di analogia legis - ad una definizione preesistente nella legislazione italiana che non può che ricondursi ai contenuti dell’art. 1, comma 7, lettera c) della Convenzione OIL 133 e relativa legge n°158/81 (“Le navi marittime adibite a viaggio di breve durata che permettano, ogni giorno, ai membri dell’equipaggio o di tornare a domicilio o di beneficiare di vantaggi analoghi”) e/o al contenuto della Risoluzione IMO A.468, di sostanziale medesimo contenuto. Ciò posto, la Contrattazione Collettiva giammai può inficiare una norma di legge!! A integrazione delle suddette considerazioni, sempre al fine di pervenire ad un corretto processo di validazione circa la definizione dei c.d. “viaggi di breve durata”, si ritiene offrire i seguenti ulteriori spunti di riflessione: • appare evidente che laddove il comma 7 dell’art. 3 Dlgs 108 della nuova articolazione dell’art. 11 del 271 recita “per i lavoratori marittimi che operano a bordo di navi impiegate in viaggi di breve durata, o adibite a servizi portuali”, il legislatore intendesse legare la disposizione a due parametri contigui e non certamente, ad esempio su valori scala 10, porre a base il parametro minimale e legarlo poi ad una scala medio alta. Una lettura (e non interpretazione) corretta dell’articolato di legge conclude certamente nel senso che il legislatore, usando la dizione:”.. navi impiegate in viaggi di breve durata, o adibite a servizi portuali”, ha voluto indissolubilmente legare i c.d. “viaggi di breve durata” alla tipologia di navigazione – stabilita per legge – immediatamente superiore alla navigazione in ambito portuale. Ergo, se avesse inteso diversamente, avrebbe dovuto necessariamente fare riferimento a parametri più alti nella scala valori indicata ad esempio; • Ciò posto, giova ricordare che le tipologie di navigazione sono ben definite nell’ordinamento giuridico italiano dal combinato disposto del D.P.R. 8 novembre 1991, n. 435 - Approvazione del regolamento per la sicurezza della navigazione e della vita umana in mare” e Dlgs 45/2000 – Attuazione della direttiva 98/18/CE. Infatti, laddove il DPR 435/91, all’art. 1, comma 41, recita: “ Navigazione locale: una navigazione che si svolge nell’interno di porti ovvero di rade,estuari, canali e lagune dello Stato, nel corso della quale la nave non si allontana più di 3 miglia dalla costa;”, emerge in modo chiaro e netto il riferimento al secondo parametro, ovvero “navi ……….adibite a servizi portuali”. Per converso, laddove il Dlgs 45/2000, art. 3, comma 1, recita:” classe D”: navi da passeggeri adibite a viaggi nazionali, nel corso dei quali navigano a una distanza massima di 6 miglia da un luogo di rifugio e di 3 miglia dalla linea di costa.”, emerge altrettanto chiaro il riferimento del legislatore al secondo parametro, ovvero “navi impiegate in viaggi di breve durata”, di cui al Dlgs. 271/99, ex art. 11, c. 8 – così come modificato dal Dlgs. N. 108/2005, art. 3; • Ad abbundandium, si invita a considerare che il naviglio di specie, operante nel golfo di Napoli (sia privato che pubblico) è abilitato, e di fatto svolge, navigazione di “classe B” e di classe “C”, e non certamente di “classe D”. Ergo, pare evidente quindi che il naviglio di specie non rientra nei c.d. “viaggi di breve durata” i quali, viceversa, sono da ricondurre al succitato combinato disposto del Dlgs. 45/2000 e DPR n. 435/91, art. 1, comma 41. • D’altra parte, è la stessa terminologia “minimale” usata dalla Direttiva 1999/CE a confermare la chiave di lettura su esposta; • In ogni caso, quanti in indirizzo ben potrebbero chiedere l’interpretazione autentica di cui agli atti parlamentari. Alla luce di tutto quanto sopra esposto, nella veste di utente, di consulente tecnico e perito penale di parte in processi pendenti presso la magistratura civile e penale, nonché personalmente interessato per cause di lavoro in corso, lo scrivente chiede di conoscere: • l’esito complessivo dell’esposto in oggetto, anche alla luce delle su esposte integrazioni; • il giusto processo di validazione, ovvero la corretta definizione dei c.d. “viaggi di breve durata”, anche in ordine alla definizione non richiesta, data dall’accordo sindacale del 27 gennaio 2000; • quali atti conseguenti siano stati eventualmente adottati dalle Amministrazioni adite, al fine di ripristinare la corretta applicazione della normativa di settore a tutela della salvaguardia della Sicurezza e della Vita Umana in Mare, della salute e sicurezza dei lavoratori marittimi; • quali provvedimenti eventualmente adottati laddove fossero riscontrate omissioni, anche penalmente rilevanti, dall’analisi del contenuto dell’esposto in oggetto, così come integrato. In attesa di cortese riscontro, si coglie l’occasione per distinti saluti. FORIO (NA), 18 maggio 2012

Recuperato surfista

E' stato recuperato all'alba, da un'imbarcazione di pescatori, e sta bene il turista austriaco Karlheinze Schnitike Detlef, di 53 anni, allontanatosi dal campeggio Cala Pineta, per effettuare una escursione in mare con il suo windsurf. Le operazioni di ricerca coordinate dalla Capitaneria di porto di Olbia e dai carabinieri della Compagnia di Siniscola che hanno ricevuto la denuncia di scomparsa presentata dalla coniuge del turista sono scattate immediatamente Il surfista è stato trovato aggrappato ad una boa di segnalazione. L'uomo,nonostante la notte trascorsa in acqua, è stato trovato in buone condizioni fisiche.

La Marina "rottamerà" ben 28 navi senza una loro sostituzione.

Tempi duri e di austerity anche per la Marina Militare Italiana . Nei prossimi sei anni, verranno messe in disarmo ben 28 navi giunte al termine della loro vita operativa. Gran parte delle navi poste in disarmo non verranno sostituite perché, spiega il capo di Stato maggiore Luigi Binelli Martelli, “con il bilancio ordinario questo non è possibile”. L'ammiraglio non è preoccupato tanto dal drastico dimagrimento della forza, riferisce il notiziario del Cisco, quanto dall'eventuale mancato ammodernamento del resto della flotta. “I tagli incidono soprattutto sui programmi di investimento, che verranno in parte ridotti e in parte dilazionati nel tempo, con la conseguenza che dovremo spalmare il ricambio generazionale in un periodo più lungo di quello previsto, accettando qualche gap in termini di capacità”. Il gap sarebbe “molto grave”, dice l'ammiraglio, se ci dovesse essere uno stop al piano di ammodernamento delle fregate, che costituiscono la spina dorsale della squadra navale. Delle dieci nuove fregate Fremm (la "soglia minima") finora ne sono state finanziate in tutto o in parte solo sei.

Porto di Taranto: presente incerto, futuro ricco di opportunità.

Il presente non appare roseo per il porto di Taranto, ma il futuro si prospetta ricco di opportunità. Gli investimenti avviati nei prossimi due-tre anni cambieranno il volto di banchine e terminal. Intanto,c’è da registrare che negli ultimi quattro mesi le perdite sono state consistenti. Il traffico merci nel periodo gennaio-aprile è diminuito, soprattutto nel settore container. Sono state movimentate 11,9 milioni di tonnellate merce con una contrazione del 12,7% rispetto ai 13,7 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Gli sbarchi sono ammontati a 6,9 milioni di tonnellate (-15,3%) e gli imbarchi a 4,6 milioni di tonnellate (-11,8%). Le rinfuse liquide sono diminuite del 22,3% a 1,7 milioni di tonnellate. Solo le rinfuse secche sono cresciute del 3% a 6,6 milioni di tonnellate. Nel comparto delle merci varie il traffico è stato di 3,6 milioni di tonnellate (-28,5%), di cui 715mila tonnellate di merci in container (-60%) con una movimentazione pari a 42.571 teu (-59,8%). Con circa 500 operai di Taranto container terminal in cassa integrazione lo scalo pugliese deve puntare tutto sui lavori per la piastra logistica. A fine aprile è stato raggiunto un accordo tra Taranto Container Terminal e il principale armatore Evergreen Line per aggiungere finanziamento privati al fondo pubblico per un lavoro di grosse proporzioni. 200 milioni di euro totali che interverranno su darsena, dragaggi e quarto sporgente. Interventi che daranno un nuovo volto alle banchine e agli spazi interni, sperando così di far ritornare prima di tutto Evergreen, l’armatore taiwanese che nove mesi fa ha scelto di spostare le sue navi verso il Pireo. Il periodo critico è destinato a durare ancora parecchi mesi. Tra qualche settimana lo scalo marittimo ionico diventerà un unico grande cantiere impegnato nella realizzazione della piastra logistica e per gli altri interventi destinati a modificarne la natura facendolo diventare l’hub più importante del Mediterraneo. Almeno un paio d’anni e poi il porto di Taranto sarà inserito nei traffici internazionali e intercontinentali di container trasformandosi nella porta più conveniente per i passaggi est-ovest e con il nord Europa. Il costo complessivo dei lavori è di 198 milioni.

domenica 3 giugno 2012

Vincenzo Alcaras, ex alunno dell’ITN di Pozzallo, al comando di “Breeze”

Il comandante Vincenzo Alcaras, nato 45 anni fa a Pozzallo, in provincia di Ragusa, dove ha compiuto i suoi studi presso il prestigioso Istituto Tecnico Nautico , si appresta ad assumere il comando della “Breeze”. Il comandante Alcaras è da sedici anni comandante delle navi passeggeri della Carnival Cruise Line. In un intervista Vincenzo ha confermato di avere ancora lo stesso entusiasmo del primo giorno oltre alla sua ferma contrarietà all’ormai “celebre” “inchino” o “saluto”, quando la nave passa transita in prossimità di località turistiche. «Non l’ho mai fatto, non lo farò mai e non so perché bisogna farlo. La nave non “saluta” perché quando entra nei porti è già maestosa. Tutti la vedono. Perciò ribadisco che sono assolutamente contro l’ “inchino”». Non si stanca di ripetere che la Breeze è una nave molto bella. «E’ una costruzione molto diversa e più grande delle altre. Un’ammiraglia moderna con tanti requisiti: innovazione, lusso, qualità, tecnologia, originalità. Ha uno stile e un design più “europeo” rispetto ai forti colori tradizionali americani …. la Breeze ha uno stile più sobrio, specie nella zona della “Promenade”. Oggi la potremmo definire come la “silhouette” del Mediterraneo, che la fa sembrare molto maestosa in mare. Poi il pensiero va alle maestranze,a tecnici , agli ingegneri del cantiere di Monfalcone stabilimento di Panzano «Ho avuto modo di confrontarmi con la gente e le maestranze del cantiere. Tutti sono qualitativamente molto preparati. Protagonisti che hanno creato una cantieristica che non ha rivali nel mondo. In Italia facciamo cose straordinarie e tante volte non lo sappiamo. E questa nave ne è un esempio.” 130.000 tonnellate di stazza lorda, 306 metri di lunghezza e 37 di larghezza, sono queste le dimensioni che caratterizzano ''Carnival Breeze'', unita' sorella di ''Carnival Dream'' prima e di ''Carnival Magic'' poi, consegnate rispettivamente nel 2009 e nel 2011 dallo stesso stabilimento isontino. Con la costruzione di ''Carnival Breeze'' Fincantieri dunque consolida il suo primato nella realizzazione delle navi passeggeri piu' grandi della storia dei cantieri italiani. La nuova unita' infatti conta ben 1.845 cabine, alle quali si sommano le 746 destinate all'equipaggio, potendo cosi' ospitare a bordo oltre 6.200 persone, tra passeggeri ed equipaggio. Un record per le navi fino ad ora costruite per Carnival da Fincantieri. ''Carnival Breeze'' e' stata allestita con un elevatissimo standard di comfort e propone una vasta gamma di intrattenimenti a bordo, tra cui bar, ristoranti oltre che teatri, negozi e centri benessere. Presentera' un design completamente rinnovato, ispirato alle avvolgenti atmosfere tropicali con l'utilizzo di colori caldi e tonalita' pastello. Vi saranno novita' anche nelle sistemazioni con un'ampia disponibilita' di cabine esterne con due bagni adatte ad accogliere fino a 5 persone e quindi ideali per le famiglie numerose. La consegna di ''Carnival Breeze'' cade nel centesimo anniversario della crociera inaugurale (maggio 1912) del leggendario transatlantico ''Kaiser Franz Joseph I'', il primo - e per l'epoca il piu' grande al mondo - ocean liner costruito dal cantiere di Monfalcone. Dal 1990 ad oggi Fincantieri ha costruito 63 navi da crociera, di cui 55 per il gruppo Carnival, altre 5 unita' sono in costruzione o di prossima realizzazione negli stabilimenti del gruppo. Come consuetudine negli arrivi e nelle partenze dai maggiori porti, la “Breeze” è stata salutata con enormi getti d’acqua dei rimorchiatori e dei mezzi dei vigili del fuoco, mentre le navi mercantili presenti in porto rispondevano con le loro sirene al potente suono emesso da questa splendida ammiraglia .

Costa Magica:scomparsa cameriera

Sembra esserci davvero una maledizione sulla Costa Crociere. Una cameriera di 21 anni, Lais Santiago Santos, in servizio a bordo della Costa Magica, è scomparsa durante la notte tra venerdì e sabato. La nave era salpata da Malta ed era in rotta verso Catania. Prima di sparire, la donna ha detto di dover fare una telefonata poi, si sono perse le sue tracce. Ad avvertire il comandate della nave della scomparsa della donna, è stato il fidanzato, anche lui a bordo della nave come dipendente della Costa. La ragazza, si teme possa essere caduta in mare.

Daewoo Shipbuilding and Marine Engineering :navi costruite e mai ritirare

Il perdurare della crisi economica porta con se un progressivo rallentamento degli ordini da parte degli armatori, che ha come conseguenza il fenomeno delle richieste di posticipazione delle commesse. Le industrie del settore sottolineano come ogni mese che passa devono fare i conti con un sempre maggior numero di navi costruite e mai ritirare, che al momento provano a vendere a prezzi stracciati, ma senza particolare successo. I cantieri Daewoo Shipbuilding and Marine Engineering ad esempio stanno provando a cercare acquirenti per un gruppo di navi-cisterna, portata lorda complessiva 320 mila tonnellate, dopo che la società taiwanese Today Makes Tomorrow ha rinunciato a ritirare le unità, che erano state commissionate nel 2007.

Venere :ultimo transito di questo secolo davanti al sole

(Adnkronos) - Mercoledì prossimo, 6 giugno, dalle 0:04 alle 6:55 Venere transiterà davanti al Sole. Sarà l'ultimo transito di questo secolo, il prossimo è previsto solo per l'11 dicembre 2117. Un evento astronomico molto suggestivo, visibile dall'Italia solo nelle sue fasi finali: per osservare il transito di Venere dal nostro Paese occorrerà infatti aspettare il sorgere del Sole, a fenomeno in corso già da alcune ore. Oltre ad essere un evento suggestivo per il pubblico, il transito sarà sfruttato anche per scopi 'scientifici': all'Osservatorio di Trieste ad esempio Paolo Molaro e il suo team lo utilizzeranno per mettere a punto le tecniche per scoprire i pianeti extrasolari con quello che è considerato il miglior strumento al mondo per la ricerca di questi corpi celesti: lo spettrografo Harps installato sul telescopio di 3,6 metri dell'Eso, sulla cordigliera delle Ande in Cile. A raccontare l'unicità e il segreto dell'evento astronomico è 'Il passaggio di Venere', un libro della scrittrice Andrea Wulf, edito da Ponte alle Grazie. Nel Settecento, mentre le potenze europee continuavano a farsi la guerra per estendere gli imperi, lo scienziato Edmond Halley lanciò un appello ai colleghi astronomi di tutto il mondo affinché unissero le forze per un'impresa comune: l'osservazione del transito di Venere davanti al Sole, uno degli eventi astronomici prevedibili più rari, che avviene sempre a coppie separate da un intervallo di otto anni, nell'arco di oltre un secolo. Condotta ai quattro angoli della Terra, l'osservazione permise di calcolare con maggiore accuratezza la distanza tra i pianeti, approfondendo la conoscenza del sistema solare, ma soprattutto rappresentò il primo passo verso la costituzione di una comunità scientifica internazionale. Oggi, a distanza di oltre due secoli, Andrea Wulf fa rivivere le ansie e le aspettative di quei tanti protagonisti che, pur tra mille difficoltà e rivalità', contrattempi e fallimenti, animati dalla passione per la scienza portarono a termine la più grande avventura che l'uomo possa vivere, quella della scoperta.

Costiera amalfitana 57ma Regata Storica delle quattro Repubbliche Marinare

Tutto pronto in costiera amalfitana per la 57ma Regata Storica delle quattro Repubbliche Marinare, che dopo quattro anni torna ad essere ospitata da Amalfi. A partire dalle 18,15, nello specchio d'acqua del Golfo di Salerno che bagna la piu' piccola della quattro Repubbliche, si svolgera' l'avvincente palio remiero che vedra' contrapporsi gli equipaggi di Amalfi, Genova, Pisa e Venezia. A digiuno di vittorie dal 2003, Amalfi provera' a riconquistare il successo che in casa manca dal 2001. ''La Regata e' la nostra coppa del mondo'', va ripetedo il sindaco Alfonso Del Pizzo a testimonianza di quanto sia importante la competizione remiera preceduta da quel coreografico salto nel passato riproposto con la monumentale sfilata in costumi d'epoca. ''Le citta', che un tempo si contesero il dominio sui mari, tutte insieme sfilano in corteo e si dispongono in acqua con i galeoni a simboleggiare come, delle passate e spietate lotte, resti solo un ardente entusiasmo. Le gesta di queste quattro citta', sono state il contributo alla storia della migliore civilta' d'Italia'', tiene a precisare il primo cittadino che stasera partecipa insieme con i sindaci di Genova, Pisa e Venezia alla presentazione degli equipaggi nella suggestiva piazzetta di Atrani. Ma l'evento non e' solo la gara tra le quattro imbarcazioni, tanto attesa da appassionati e da sportivi. La regata delle Repubbliche Marinare e' soprattutto un tuffo nella storia attraverso la quale rivivono i fasti di un tempo. La rievocazione storica col suo corteo di figuranti e' uno spettacolo che vuole alludere anche a quell'accanita lotta per l'egemonia dei traffici e della marineria, a quelle istituzioni di fondachi in Oriente, a quei trionfi che accoglievano un console o un navarca particolarmente intrepido nella sua missione. Ma, la Regata Storica non e' soltanto un evento della sola citta' di Amalfi. Tutta la Costiera si sente coinvolta in questo appuntamento a cominciare dalla vicina Atrani, da cui si snodera' il corteo storico con centinaia di figuranti in abiti d'epoca. La suggestiva gara remiera si svolge con galeoni, ricostruiti su modelli del XII sec., spinti da otto rematori e guidati da un timoniere. Le quattro imbarcazioni, lunghe 11 metri, pesanti 760 chilogrammi ed a sedile fisso, sono dipinti mediante i colori tradizionali delle quattro citta' marinare (Amalfi: azzurro; Pisa: rosso; Genova: bianco; Venezia: verde); presentano il castello a poppa con la bandiera di ciascuna repubblica ed hanno una polena a prua. Fonte: http://www.adnkronos.com/IGN/Regioni/Campania/Amalfi-torna-regina-dei-mari-domenica-57ª-Regata-Storica-delle-Repubbliche-Marinare_313366632757.html

Elba, disincagliato mercantile panamense

E' stata disincagliata la Mersa II, nave mercantile battente bandiera panamense che era finita ieri mattina sugli scogli di Capo Sant'Andrea, nella parte nord dell'Isola d'Elba. Tecnici e operatori sono riusciti a 'sfilare' l'imbarcazione dagli scogli. La Mersa II e' stata quindi agganciata con dei cavi ai rimorchiatori, che la stanno trasportando verso il porto di Livorno. Qui verra' riparata, visto che sullo scafo c'e' una falla di circa 4 metri. Nonostante lo squarcio il mercantile comunque galleggia, visto che il sistema di paratie ha impedito che la nave imbarcasse acqua in tutti i compartimenti. Prosegue intanto l'inchiesta della procura livornese, che ieri ha aperto un fascicolo sull'incagliamento dell'imbarcazione. All'origine dell'urto con gli scogli potrebbe esserci un errore umano e i magistrati vogliono capire chi fosse al comando e per quale motivo abbia sbagliato rotta. La Mersa II era partita con un carico di tondini di ferro dal porto di Marina di Carrara, diretta in Algeria

Porto Torres un atto di opposizione al rilascio della concessione demaniale marittima per centrale eolica

Le associazioni ecologiste Gruppo d'Intervento Giuridico, Amici della Terra e Lega per l'Abolizione della Caccia, come preannunciato, hanno presentato oggi al Direttore del Compartimento marittimo di Porto Torres un atto di opposizione al rilascio della concessione demaniale marittima per la realizzazione di una centrale eolica off shore nel Golfo dell'Asinara da parte della Seva srl con sede a Gressan (Aosta). Interessati, per conoscenza, anche il Ministero dell'Ambiente, l'Assessorato regionale della Difesa dell'ambiente, il Servizio regionale valutazione impatti, i Comuni di Porto Torres, Sassari e Stintino, l'Ente parco nazionale dell'Asinara. La Seva - è detto in una nota degli ambientalisti - ha presentato lo scorso 30 aprile un'istanza al Compartimento Marittimo di Porto Torres relativa ad una concessione demaniale cinquantennale per la realizzazione di una centrale eolica off shore composta da 28 torri eoliche (generatori Siemens) alte 90 metri sopra il pelo dell'acqua (oltre all'altezza non conosciuta sotto il pelo dell'acqua, rapportata alle profondità marine), poste su quattro file parallele orientate Nord Ovest-Sud Est (distanza 600 metri fra loro), 100,8 MW di potenza massima (3,6 MW per torre eolica), tre cavi di collegamento tra gli aerogeneratori e la cabina di trasformazione elettrica a terra, un cavo interrato verso il sistema di trasmissione aerea dell'energia elettrica, rete elettrica interrata di collegamento con la cabina di trasformazione primaria Terna spa per la rete di distribuzione nazionale, area di 2.845.908 mq. nel mare davanti al litorale compreso nei Comuni di Porto Torres e Sassari. Davanti alle spiagge di Porto Torres da riqualificare, dopo anni di usi industriali, davanti al Parco nazionale dell'Asinara, e all'area protetta marina, vicino alla spiaggia della Pelosa di Stintino, davanti agli Stagni di Pilo e Casaraccio, davanti a siti di importanza comunitaria (Asinara, Pilo e Casaraccio) e zone di protezione speciale (Asinara). A breve distanza dalla costa, visti gli alti fondali, a differenza delle centrali eoliche off shore del Mare del Nord. (ANSA). © Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati

venerdì 1 giugno 2012

NUOVA PORTACONTAINER DA 14.100 TEU PER CSCL

I cantieri coreani Samsung Heavy Industries hanno consegnato a China Shipping Container Lines (CSCL) la portacontainer „CSCL Neptune‟, l‟ottava nuova costruzione da 14.100 teu entrata nella flotta della compagnia cinese. Come le precedenti, la nave sarà utilizzata nei servizi fra Asia ed Europa.

LIVORNO, TRAFFICI IN FLESSIONE DEL 5,7%

Nel primo trimestre il porto di Livorno ha movimentato 6.930.000 tonnellate di merci, il 5,7% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La movimentazione container, trasbordi compresi, ha registrato una flessione del 13,4% a 136.000 teu. In flessione del 19% anche il traffico di auto nuove e dell‟8,8% le rinfuse, sia solide che liquide. In crescita del 2% il traffico ro-ro, con 30.307 mezzi commerciali. In crescita del 24,6% le crociere, con 76.294 passeggeri.

FAI- fondo di garanzia per le P.M.I,

La Fai (Federazione Autotrasportatori Italiani), informa che il Medio Credito Centrale ha comunicato che la garanzia del Fondo di garanzia per le P.M.I. è stata estesa alle fidejussioni bancarie rilasciate a favore dei consorzi di imprese di autotrasporto merci, per il pagamento dei pedaggi autostradali o dei biglietti per passaggi in nave (autostrade del mare). Le fidejussioni vengono richieste agli autotrasportatori dai consorzi che, per conto delle imprese associate, presentano le domande per ottenere le riduzioni compensate dei pedaggi autostradali ed il beneficio legato all’utilizzo delle autostrade del mare (ecobonus); infatti, poiché il traffico sviluppato dall’impresa viene fatturato in capo al consorzio, la fidejussione garantisce quest’ultimo affinché l’impresa adempia con regolarità ai suoi pagamenti.

TRIMESTRE IN ROSSO PER ATTICA

La società di traghetti greca Attica ha chiuso il primo trimestre con la perdita netta di 21,7 milioni di euro, sostanzialmente sui livelli del rosso di 22,8 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi hanno registrato una flessione del 9,6% a 40 milioni di euro, mentre l’Ebitda è stato negativo per 11,9 milioni di euro rispetto ai 16,2 milioni di euro dello scorso anno.

ZIM, PERDITE IN FORTE CRESCITA

La compagnia israeliana Zim ha chiuso il primo trimestre con la perdita netta di $ 163 milioni, in forte aumento rispetto al rosso di $ 111 milioni registrato nei primi tre mesi dello scorso anno.

PREMIO PER LA GOVERNANCE SOCIETARIA A COECLERICI

Coeclerici si è aggiudicata il premio Ambrogio Lorenzetti per la governance societaria, il prestigioso riconoscimento conferito alle società che si sono distinte negli ultimi tre anni per aver adottato buone pratiche di gestione aziendale, attraverso una corretta ed efficace struttura ed attività di governance.

GENOVA, L’A.P. VINCE LA CAUSA SU CORNIGLIANO

Ribaltando la sentenza del Tar ligure del 2010, il Consiglio di Stato ha sancito in via definitiva che all’Autorità portuale di Genova spettano i 70 milioni (oltre agli interessi legali) previsti dall’accordo di programma per le ex Acciaierie di Cornigliano, poi negati dal ministero delle Infrastrutture. L'accordo del novembre 1999, sottoscritto ad ottobre 2005, prevedeva la consegna all'Autorità Portuale di aree per circa 140.000 metri quadri destinate, dopo una bonifica, a funzioni di logistica portuale e prevede un indennizzo di 70 milioni di euro nei confronti dell'ente portuale. Il Consiglio di Stato ha condannato il ministero a versare i 70 milioni di euro, inizialmente destinati dall’Autorità Portuale alla realizzazione di aree logistiche, di un autoparco e all'estensione della sopraelevata portuale.

TOM BOARDLEY PRESIDENTE DI TURNO DELL‟IACS

Con effetto dal 1° Luglio, la presidenza di turno dell‟International Association of Classification Societies (IACS) passerà dal Vice Direttore Generale del Russian Maritime Register of Shipping, Pavel Shikhov, a Tom Boardley, dal 2009 direttore della divisione marittima del Lloyd‟s Register. Prima di entrare in LR, il manager aveva lavorato per diverse compagnie di linea, da OOCL e P&O Nedlloyd a NYK e CMA-CGM.

giovedì 31 maggio 2012

Il Presidente della FederPetroli Italia Marsiglia prende posizione su polemiche ed attacchi inerenti la divisione Upstream del settore petrolifero.

Il Presidente della FederPetroli Italia – Michele Marsiglia prende posizione su polemiche ed attacchi inerenti la divisione Upstream del settore petrolifero. “Non abbiamo elementi nella storia della ricerca e sviluppo di giacimenti petroliferi che portino alla causa di manifestazioni sismiche con pericolosità per i cittadini, da quelle che sono le dimaniche di trivellazione attraverso la tecnica del Fracking (fratturazione idraulica) ad altre forme di trivellazioni di uso più comune o non convenzionale. Il settore dell’E&P (Eplorazione e Produzione), attraverso nuove tecnologie avanzate consente nella prima fase di eplorazione attraverso la Prospezione Sismica Tridimensionale ed altro, di verificare buona parte dello stato del giacimento e la base geologica e sismica. Si prosegue con la fase di Perforazione che si sviluppa con controllo accurato delle fasi di trivellazione ed utilizzo di sistemi per limitato impatto ambientale in situazioni di complessa operatività. Per quel che riguarda il possibile stoccaggio di Gas Metano nel sottosuolo, non vi sono elementi che definiscono tale processo pericoloso anzi, dopo rigide normative per lo stoccaggio del gas in superficie, il sottosuolo risulta per grado di sicurezza ed in alcune situazioni, ottimale. Riteniamo che in situazioni di disagio come quello che si sta verificando in seguito al terremoto, si trovi sempre spazio per polemiche nulle, senza pensare a quella che è la vera emergenza, ricordando che, prima di una trivellazione, gli studi e verifiche hanno tempi molto lunghi, con il consenso di Amministrazione locali, provinciali, nazionali ed in primis, comitati cittadini. E’ doveroso manifestare la massima solidarietà alle persone coinvolte in questo stato di calamità naturale ed essere a disposizione con le nostre forze, attraverso FederPetroli Italia ed aziende collegate a poter dare un aiuto, valido e concreto, nelle nostre possibilità”. Queste le parole espresse dal Presidente della FederPetroli Italia

Gommone con 65 migranti soccorso nel Canale di Sicilia

Un gommone con a bordo 65 immigrati e' stato soccorso nel Canale di Sicilia grazie ad una operazione che ha visto impegnati Italia, Malta e Libia. L'imbarcazione , una unità di 12 metri, si trovava in difficolta' al largo delle coste Libiche. Il Comando Generale della Guardia Costiera Italiana ,individuate due navi mercantili in navigazione nell'area, le inviava sull'unita in difficoltà. Il gommone, pur in condizioni precarie imputabili all'elevato numero di persone a bordo, decideva di proseguire la sua navigazione verso Malta. L'imbarcazione dei migranti veniva poi raggiunta da un pattugliatore della Guardia Costiera Italiana, classe Saettia, di 50 metri di lunghezza, in navigazione in quel tratto di mare per vigilanza pesca. L'unita' italiana ha continuato a monitorare l'imbarcazione che faceva rotta verso Malta. Alle 19.30 l’unità dei migranti ha iniziato ad imbarcare acqua a causa della rottura di un tubolare . A questo punto venivano messi in mare due imbarcazioni d'appoggio dal Pattugliatore e tutti i 65 migranti sono stati tratti in salvo prima che l'imbarcazione sulla quale si trovavano cominciasse ad affondare. Intanto, l'Autorita' Marittima Maltese, nella cui area di competenza per la ricerca e soccorso era entrata l'imbarcazione dei migranti, allertata in precedenza dalla Guardia Costiera Italiana, aveva da subito inviato in zona una motovedetta sulla quale sono , sono stati trasbordati i 65 migranti per essere condotti a Malta.

Individuati relitti di tre antiche navi in acque profonde dello Ionio

I relitti di tre antiche navi sono stati individuati nelle acque del Mare Ionio nel corso di una ricerca condotta dalla nave oceanografica "Aigeo" lungo il fondale sui cui sara' posato il gasdotto sottomarino "Poseidon" che colleghera' la Grecia all'Italia. Nel corso della ricerca che ha riguardato una superficie di circa 200 chilometri sono stati individuati tre relitti di antiche imbarcazioni. Per due relitti trattasi di resti di navi di epoca romana del III secolo d.C. Sul fondo si vedono distintamente anfore, oggetti da cucina, due ancore, una parte della zavorra e pezzi di nave sparsi sul fondo. I l terzo è probabilmente una nave del XVII o del XVIII secolo della quale si distinguonole forme , le ancore di ferro e altri oggetti sparsi sul fondale tutt'intorno.

Livorno : Diecimila turisti sbarcati in poche ore- La Queen Elizabeth fra i container in Darsena Toscana.( (Fonte - Il Tirreno)

Diecimila turisti sbarcati in poche ore (ma per andare dove?) La Queen Elizabeth fra i container in Darsena Toscana. In un periodo in cui talvolta basta quasi mezza mano per contare le navi presenti in porto, la giornata di ieri è stata decisamente fuori dall'ordinario: basti pensare che il porto commerciale ha ospitato «ben sei navi passeggeri», come ricorda la Capitaneria. Si tratta di una accoppiata di colossi come l'Adventure of the Seas e la Liberty of the Seas, l'una da 330 e l'altra da 311 metri, ormeggiate all'Alto Fondale, una superstar dal nome impegnativo come la Queen Elizabeth fra i contenitori in Darsena Toscana, l'extra lusso Silver Spirit all'accosto della calata Sgarallino e, poco più in là, due love boat come la Europa e il Sea Dream I al Molo Capitaneria. Totale: 10.500 passeggeri in un sol colpo. Con il problema di sempre: quanti ne sono rimasti in città? cosa la città ha offerto loro? È il record di quest'anno, se diamo retta al calendario degli arrivi già schedulati (ce ne saranno cinque il 4 agosto, il 5 settembre, il 24 e il 27 ottobre). Ma lo scorso anno si arrivò ad accoglierne anche otto contemporaneamente facendo ancor più i salti mortali. «Quasi un chilometro e mezzo di navi da crociera se le mettiamo in fila l'una dietro l'altra», dice Roberto Piccini, presidente della Porto Livorno 2000, la società di Authority e Cciaa che gestisce lo scalo passeggeri: «Davvero uno spettacolo la visuale d'insieme di questi giganti del mare. Niente ferie, tutto il personale era in prima linea per fronteggiare questa situazione». La Capitaneria canta vittoria: grazie alla «costante collaborazione con l'Authority» è stato possibile accogliere le navi passeggeri, «evitando il rifiuto d'ormeggio - si afferma - con conseguente ripiego verso altri porti nazionali, pur continuando a soddisfare le richieste delle navi commerciali». Già, perché anche sul fronte merci non sono mancati gli arrivi: la Capitaneria di porto tiene a sottolineare che una nave porta auto è arrivata alla Calata Lucca per sbarcare 2000 auto e imbarcarne 200, oltre all'arrivo di due porta-contenitori che hanno movimentato 1648 container. (Fonte - Il Tirreno)

Asamar :nuovo Consiglio Direttivo

Il nuovo Consiglio Direttivo di Asamar, eletto nelle recenti elezioni degli scorsi 18 e 19 maggio si è riunito oggi 31 maggio 2012 ed ha nominato all’unanimità la Dr.ssa Laura Miele Presidente di Asamar (con delega ai Vicepresidenti) ed i Sigg.ri Enrico Bonistalli e Fabio Selmi Vicepresidenti. Nella stessa seduta del Consiglio, sono stati nominati all’unanimità anche i delegati di Asamar per il Consiglio Direttivo Nazionale di Federagenti.

Seaspan non conferma ordine per 10 portacontainer da 14 mila teu

La compagnia canadese Seaspan non ha confermato un ordine per 10 portacontainer da 14 mila teu al cantiere coreano Stx Offshore & Shipbuilding. L’ordine avrebbe avuto un valore di 1,4 miliardi di dollari. La strategia di ordinare navi sempre più grandi per battere la concorrenza sui prezzi sembra aver raggiunto il suo apice. In questo momento, gli analisti prevedono una discesa dei noli, che pure sono notevolmente aumentati in questi ultimi mesi, e segnalano che anche il raddoppio degli smantellamenti, previsto per il 2012 rispetto al 2011, non basterà a contenere i problemi di overcapacity. Anche Maersk, che aveva aperto la stagione dei grandi ordini con un ordine per dieci navi da 18 mila teu, non aveva poi confermato l’opzione per altre venti navi delle stesse dimensioni.

Commissione europea chiede all’Italia di conformare la legislazione nazionale sull’ equipaggiamento marittimo

La Commissione europea - con l’invio di un secondo avvertimento ufficiale , chiede all’Italia «di conformare entro due mesi la legislazione nazionale alle ultime norme in materia di equipaggiamento marittimo introdotte dalla normativa europea». Se entro due mesi «l’Italia non notificherà alla Commissione le misure adottate per garantire la piena conformità al diritto dell’Ue, la Commissione potrà adire la Corte di giustizia dell’Unione europea». Le modifiche avrebbero dovuto essere recepite entro il 10 dicembre 2011». La direttiva Ue mira ad uniformare l’applicazione delle norme internazionali sull’equipaggiamento marittimo nell’Ue e a facilitarne la libera circolazione nel mercato interno. Interessati sono elementi quali i dispositivi di salvataggio, di protezione antincendio o apparecchiature di comunicazione radio a bordo delle navi europee, per garantire un elevato livello di qualità e sicurezza. Il numero totale delle procedure d'infrazione a carico dell’Italia si attesta così a 127 di cui 102 riguardano casi di violazione del diritto dell'Unione (VDUE) e 25 attengono a mancata trasposizione di direttive nell’ordinamento italiano.

Terremoto in Emilia : piccolo rincaro dell’accisa di due centesimi.

Prezzo di un barile di greggio in calo, ma a questo non corrisponde una diminuzione del prezzo del gasolio che anzi aumenta a causa di un piccolo rincaro dell’accisa di due centesimi. Il tributo è stato deciso dal Consiglio dei Ministri per affrontare l'emergenza terremoto in Emilia Romagna.

Livorno: Per tutto il 2013 non attraccheranno navi di Msc Crociere.

Per tutto il 2013 a Livorno non attraccheranno navi di Msc Crociere. Il presidente della Porto 2000, la società che si occupa della gestione del traffico passeggeri nello scalo, si è però affrettato a precisare che il motivo sarebbe legato soltanto ad una riorganizzazione delle rotte progettata dalla compagnia, e non ad una insoddisfazione nei confronti dei servizi offerti dall’approdo toscano. Livorno ritornerà ad essere home port di Msc nel 2014.

Sistema di allerta per potenziali tsunami nel Mediterraneo

Creare un sistema di allerta di potenziali tsunami nel Mediterraneo: e' questo il tema di cui discuteranno sessantasei esperti di tutta la regione e dei Balcani ad un seminario organizzato dal programma di cooperazione sulla protezione civile dell'Ue (PPRD Sputh). Il seminario è in corso di svolgimento in una delle aree piu' esposte al rischio tsunami nel Mediterraneo, a Stromboli, dal 30 maggio al 2 giugno. I partecipanti saranno informati di come la rete regionale di istituti scientifici NEAMTWS possa ora riuscire ad avvertire terremoti o movimenti sottomarini che possono generare tsunami. Il sistema puo' anche identificare potenziali aree di impatto del fenomeno, predire la sua propagazione e il tempo di arrivo, rilasciando un allarme alle autorita' nazionali.

Emergenza immigrazione nel Mediterraneo: ''non c'e' stata una sola autorita' responsabile”.

Nel dramma nel quale hanno perso la vita 63 migranti espulsi dalla Libia in guerra ''non c'e' stata una sola autorita' responsabile, - ha detto Strik - ma piu' autorita' che non hanno reagito come dovuto''. ''Ci sono linee guida dell'organizzazione marittima mondiale (Imo) - ha ricordato la parlamentare olandese - che assegnano le responsabilita' del salvataggio, che l'Italia contesta. C'e' poi un disaccordo fra Italia e Malta sulla responsabilita' degli sbarchi''. Per fare fronte all'emergenza immigrazione nel Mediterraneo, l'Unione europea deve siglare un protocollo ad hoc e colmare un vuoto giuridico: In questo modo saranno chiare le responsabilita' in caso di emergenze in mare, ma anche le procedure per l'accoglienza e la ripartizione degli immigrati fra i vari paesi Ue. E' questa la proposta formulata oggi da Tineke Strik, relatrice dell'inchiesta sui morti nel Mediterraneo di marzo del 2011 - in un'audizione alla commissione liberta' civili del Parlamento europeo. Secondo Strik ''e' importante trovare una posizione comune su chi debba portare le persone a terra, chi si occupa delle procedure di asilo e da' accoglienza. Serve una responsabilita' condivisa fra i paesi Ue, per questo chiediamo un procollo per il Mediterraneo''.

Imprenditore romano si è aggiudicato parte dell'isola di Santo Stefano

Un imprenditore romano si è aggiudicato una parte dell'isola di Santo Stefano, una delle perle dell'Arcipelago di La Maddalena, in Sardegna. Si tratta di tre ettari ricoperti di macchia mediterranea, rocce di granito, con un accesso privato ad una piccola spiaggia. L'imprenditore non ha avuto alcun concorrente nell'asta giudiziaria del Tribunale di Tempio Pausania ,l'unica offerta era la sua. Un acquisto da amatori perché su quella parte dell'isola che per più di 30 anni ha ospitato la base della Marina Usa, non potrà costruire nulla, essendo l'intera area sottoposta a vincoli di tutela ambientale. Potrà però arrivare sulla sua nuova proprietà attraccando con la barca sul pontile realizzato nella anni Venti dai vecchi proprietari, che un tempo veniva utilizzato per portare via dall'isola il granito che veniva estratto.

mercoledì 30 maggio 2012

Gruppo Rina certifica la Fondazione G. Caboto

Il Gruppo Rina ha certificato la conformità allo standard ISO 9001:2008 del Sistema di Gestione per la Qualità dell’Istituto Tecnico Superiore per la Mobilità Sostenibile – Fondazione G. Caboto. La Fondazione “Istituto Tecnico Superiore per la Mobilità Sostenibile – G. Caboto” è un ente di diritto privato che opera per la promozione e la diffusione della cultura tecnica e scientifica, sostenendo misure per lo sviluppo dell’economia e le politiche attive del lavoro. Agisce nell’area tecnologica della Mobilità Sostenibile delle persone e delle merci e nella Produzione di mezzi di trasporto e/o relative infrastrutture, con particolare riferimento al trasporto marittimo ed agli ambiti definiti nella Piattaforma Tecnologica Marittima Nazionale.

MS Turanor Planet Solar ha ultimato il giro del mondo

Ha appena ultimato il giro del mondo solcando i tre oceani senza l’ausilio del motore tradizionale, e neanche delle vele. La nave svizzera MS Turanor PlanetSolar è stata spinta, infatti, da soli motori elettrici alimentati ad energia solare. Sull’intera superficie dei suoi 115 metri di lunghezza e 75 metri di larghezza, ha potuto disporre di una ampia copertura di pannelli fotovoltaici, e questo le ha consentito di completare in 584 giorni un percorso di 37.286 miglia, raggiungendo una velocità massima di circa una ventina di nodi (circa 35 km/h). Avrebbe potuto essere ancora più veloce, ma il capitano Raphaël Domian si è fermato regolarmente ad ogni tappa prevista per promuovere l'energia solare. “E’ bello perché non si ha alcun rumore e vibrazione - ha spiegato il comandante Domain ”. PlanetSolar è la prima nave solare ad aver circumnavigato il globo, e la tecnologia sperimentata nel corso del viaggio potrebbe rivelarsi utile per applicazioni anche in campo automobilistico.

“Carnival Breeze” presentata a Monfalcone

E’ stata presentata presso lo stabilimento Fincantieri di Monfalcone, “Carnival Breeze”, la nuova ammiraglia della flotta di Carnival Cruise Lines, brand del gruppo Carnival, trentesima nave da crociera costruita dal cantiere di Monfalcone. Alla cerimonia interverranno, fra gli altri, per Carnival Cruise Lines il presidente e Ceo Gerry Cahill, per Fincantieri l’amministratore delegato Giuseppe Bono e il presidente Corrado Antonini. 130.000 tonnellate di stazza lorda, 306 metri di lunghezza e 37 di larghezza, sono queste le dimensioni che caratterizzano Carnival Breeze, unità sorella di Carnival Dream prima e di Carnival Magic poi, consegnate rispettivamente nel 2009 e nel 2011 dallo stesso stabilimento isontino. Con la costruzione di quest’ultima Fincantieri consolida il suo primato nella realizzazione delle navi passeggeri più grandi della storia dei cantieri italiani. La nuova unità infatti conta ben 1.845 cabine, alle quali si sommano le 746 destinate all’equipaggio, potendo così ospitare a bordo oltre 6.200 persone, tra passeggeri ed equipaggio. Un record per le navi fino ad ora costruite per Carnival da Fincantieri. La consegna cade nel centesimo anniversario della crociera inaugurale (maggio 1912) del leggendario transatlantico Kaiser Franz Joseph I, il primo – e per l’epoca il più grande– ocean liner al mondo costruito dal cantiere di Monfalcone. Dal 1990 ad oggi Fincantieri ha costruito 63 navi da crociera, di cui 55 per il gruppo Carnival, altre 5 unità sono in costruzione o di prossima realizzazione negli stabilimenti del gruppo.

UCINA- Agenzia delle entrate e tassa sulle di possesso sulle unità da diporto.

L’Agenzia delle Entrate con la Circolare 16/E del 30 maggio 2012 ha fatto maggiore maggiore chiarezza sulla tassa di possesso di unità da diporto, che va pagata entro domani entro il 31 m1ggio .La comunicazione dell’Agenzia è scaturita da un lavoro di confronto con Ucina che ha raccolto i numerosi quesiti pervenuti dagli associati. Nel merito, il provvedimento chiarisce innanzitutto una delle questioni più spinose per le aziende che hanno ritirato – riscattando il leasing - un’unità usata. In questo caso l’Agenzia stabilisce che la tassa non è dovuta per “le unità da diporto provenienti da permute con unità nuove”, come non lo è per le barche per le quali i cantieri o i distributori abbiano un mandato di vendita. L’esclusione per le unità che costituiscono beni strumentali di aziende di locazione e noleggio è inoltre estesa a tutte le unità da diporto utilizzate per lo svolgimento delle altre attività commerciali previste dal Codice della Nautica (articolo 2 del D. Lgs n. 171 del 2005), anche insegnamento professionale della navigazione da diporto e immersioni subacquee. Importanti risultati anche per i diportisti, sottolinea Ucina. Innanzitutto, per la determinazione della lunghezza delle unità, l’esclusione delle appendici è estesa anche agli scafi costruiti antecedentemente all’obbligo di marcatura CE (previsto dalla norme armonizzate EN/ISO/DIS 8666). Quindi occorre fare riferimento alla distanza, misurata in linea retta, che intercorre tra il punto estremo anteriore di prua e il punto estremo di poppa, escluse piattaforme da bagno, delfiniera, ecc. Circa il pagamento, è stato ottenuto l’importo frazionato per l’acquisto successivo al 1° maggio, diversamente gli acquisti nella seconda metà dell’anno sarebbero stati penalizzati. Il versamento della tassa va dunque effettuato entro il 31 maggio di ciascun anno ed è riferito al periodo 1° maggio – 30 aprile dell’anno successivo. Qualora il presupposto per l’applicazione si verifichi successivamente al 1° maggio, il relativo versamento dovrà essere effettuato entro la fine del mese successivo, rapportando l’importo annuo al periodo che decorre dalla data di acquisto fino al 30 aprile dell’anno seguente.