lunedì 4 giugno 2012

La Marina "rottamerà" ben 28 navi senza una loro sostituzione.

Tempi duri e di austerity anche per la Marina Militare Italiana . Nei prossimi sei anni, verranno messe in disarmo ben 28 navi giunte al termine della loro vita operativa. Gran parte delle navi poste in disarmo non verranno sostituite perché, spiega il capo di Stato maggiore Luigi Binelli Martelli, “con il bilancio ordinario questo non è possibile”. L'ammiraglio non è preoccupato tanto dal drastico dimagrimento della forza, riferisce il notiziario del Cisco, quanto dall'eventuale mancato ammodernamento del resto della flotta. “I tagli incidono soprattutto sui programmi di investimento, che verranno in parte ridotti e in parte dilazionati nel tempo, con la conseguenza che dovremo spalmare il ricambio generazionale in un periodo più lungo di quello previsto, accettando qualche gap in termini di capacità”. Il gap sarebbe “molto grave”, dice l'ammiraglio, se ci dovesse essere uno stop al piano di ammodernamento delle fregate, che costituiscono la spina dorsale della squadra navale. Delle dieci nuove fregate Fremm (la "soglia minima") finora ne sono state finanziate in tutto o in parte solo sei.