Un gruppo di una cinquantina di operai dei cantieri navali aderenti a Fiom, Fim e Uilm protesta da questa mattina sotto la direzione di Fincantieri. La manifestazione, spontanea, e' stata indetta in seguito alle risposte fornite ieri dai vertici di Fincantieri sulla possibilita' di nuovi carichi di lavoro per Palermo.
''Ieri, durante un incontro che abbiamo avuto in azienda e durato fino a mezzanotte con i vertici di Fincantieri, abbiamo chiesto di ridistribuire i carichi di lavoro. Ma non e' arrivata nessuna risposta soddisfacente. E gli operai in cassa integrazione stamattina hanno deciso di indire la protesta - spiega Francesco Foti, coordinatore Rsu della Fiom Cgil - Il gruppo e' unico, sono state acquisite due nuove commesse per Monfalcone e Marghera e ci sono due trattative in corso per altre due navi. Come e' sempre avvenuto in passato quando uno dei cantieri e' in crisi, abbiamo chiesto ieri di poter fare almeno i lavori dei tronconi della nave, per dare ossigeno al nostro cantiere''.
L'altra richiesta partita dal Cantiere navale e' stata quella di organizzare delle trasferte degli operai di Palermo nei cantieri del Nord dove c'e' lavoro. ''Tutti quanti sarebbero disposti a trasferirsi. L'ultima trasferta e' avvenuta nel 2004-2005 e partirono 300 operai alla volta dei cantieri di Monfalcomne, Marghera e di altri siti - aggiunge Foti - Ci hanno risposto che la situazione sara' esaminata a Roma col coordinamento nazionale di Fincantieri e con le organizzazioni sindacali nazionali. Intanto noi chiederemo l'intervento della Prefettura''.