martedì 8 maggio 2012

rischio salute e sicurezza sul lavoro di marittimi e portuali

Lo afferma la UIL che chiede al governo di assumere urgentemente decisioni per prorogare i termini operativi delle attuali norme. «La situazione sulla salute e sicurezza sul lavoro per quanto attiene ai lavoratori dei porti e dei marittimi rischia concretamente di avviarsi ad una crisi profonda». A lanciare l’allarma Paolo Carcassi, segretario confederale Uil. Il 16 maggio scadrà la proroga ai decreti 271/99 e 272/99 che tutelano l’attività della “gente di mare”. In particolare tutelano in due ambiti specifici due attività tipiche dei porti: operazioni/servizi portuali e lavorazioni di manutenzione, riparazione e trasformazione delle navi. «Se non si interverrà sollecitamente, verrà applicata la legge 81/08 che non tiene conto delle peculiarità del lavoro dei marittimi e dei portuali, rischiando di creare gravi intralci all’operatività delle prestazioni» Le parti sociali, sindacato e datori di lavoro unitamente alle strutture ministeriali - ha spiegato Carcassi - hanno definito testi ampiamente condivisi che, tuttavia, non possono essere emanati per impedimenti procedurali. Il sindacato - ha concluso il rappresentante della UIL - chiede, dunque, che il governo assuma urgentemente decisioni che consentano di prorogare i termini dell'operatività degli attuali decreti e di provvedere, nel contempo, ad eliminare gli ostacoli all'emanazione di nuove normative efficaci".