domenica 20 maggio 2012

Navigazione e ancoraggio in aree sottocosta definite sensibili: “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi” “e dopo sarà diverso, ………………………..”

La normativa del governo, inerente il decreto dei ministri dei Trasporti Passera e Ambiente Clini circa la navigazione e l'ancoraggio in aree sottocosta definite sensibili, varata lo scorso marzo, è stata molto contestata in quanto penalizza le navi da crociera obbligate, la dove non potevano ormeggiare nei porti, ad ancorare a due miglia dalla costa. Capri, Sorrento, Ischia, Procida, ma anche Amalfi, Positano,Taormina, oltre Portofino, Venezia e tante altre località a forte vocazione turistica hanno alzato la loro voce contro il provvedimento. Il rischio era veder eroso il redditizio traffico dei crocieristi in visita alle località turistiche. Come sempre succede nella Italietta che conosciamo , grazie alle direttive interpretative fornite dagli immancabili leculei di turno ,è stata data facoltà ( a chi, noi non lo sappiamo!) di intervenire operando scelte che, senza ribaltare del tutto i tratti fondamentali della normativa, la dove ritenuto possibile ,anche per esigenze connesse con situazioni ambientali ( leggi attività redditizie connesse con il trasbordo di crocieristi) di emettere ordinanze tali da “ammorbidire “, gli effetti” negativi “del decreto, ovviamente nel rispetto della sicurezza(questa frase è della massima importanza è và sempre aggiunta!!) . Menti sublimi hanno immediatamente affrontato i temi caldi e le problematiche connesse fornendo, presumo , le migliori soluzioni per ciascun caso. I miscredenti, purtroppo non ne mancano, ritengono che quanto più alta si leverà la voce (intesa come protesta, a volte legittima!) degli operatori turistici, albergatori, venditori di oggetti di varia natura, mercanti del tempio, tanto più le nuove norme tenderanno a quelle vecchie ( quasi del tutto inesistenti!!!) . Noi , ovviamente non siamo di questo parere !. C’è chi ha già immaginato ( per scherzo , ovviamente!) quelli che potrebbero essere alcuni degli aspetti salienti delle nuove norme in aree di un immaginario litorale . Verranno introdotti sul fondo massi in pietra locale che fungeranno da boe d'ancoraggio, ovviamente in “location” rigorosamente idonee all’interno di santuari e aree protette in modo tale che non vadano a interferire con la natura dei luoghi. Saranno immagginati posticci schemi di separazione del traffico e nel contempo verrà introdotta la velocità di sicurezza per lance, battelli e tender delle navi da crociera sia in arrivo che in partenza,e nel contempo verranno riscritte le vecchie norme di governo e manovra per tender , sandali , pattini, iole e lance e battelli stipati di turisti ( verranno considerati alla stregua di una nave privilegiata al fine di scongiurare il rischio di collisione!!!) . Tutto sarà diverso da prima , al più potrà risultare uguale!!!In fondo è proprio vero «Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi» «e dopo sarà diverso, ma peggiore». (frase detta da don Fabrizio nel “Il Gattopardo”.