lunedì 14 maggio 2012

Guerino Testa rassegna le dimissioni da commissario straordinario per il dragaggio del porto di Pescara

Non avendo i mezzi e gli strumenti giuridici per operare rassegno le mie dimissioni»: così Guerino Testa, in qualità di commissario straordinario per il dragaggio del porto di Pescara, scrive al premier Mario Monti. Testa, che è presidente della Provincia di Pescara, rimette «al Governo centrale il compito di provvedere a sanare l’attuale situazione del fiume Pescara» di cui si attende da tempo il dragaggio per garantirne la navigabilità. E addirittura arriva a paventare «atti di disperazione legati allo stato di crisi» della marineria locale che «da troppo tempo» vive una situazione «sempre più insostenibile». Testa, il 20 giugno 2011, con ordinanza della Presidenza del Consiglio dei ministri contenente disposizioni urgenti di protezione civile, era stato nominato commissario delegato per la realizzazione, «in termini di somma urgenza, degli interventi da eseguirsi nell’area del porto di Pescara»: caratterizzazione dell’area della darsena portuale e del porto canale e successivo completamento del dragaggio. «Da tempo mi trovo impossibilitato a esercitare fattivamente l’incarico – scrive Testa nella lettera consegnata questa mattina alla stampa. Sulla mia strada ho trovato una serie di veti incrociati insuperabili, e ho purtroppo registrato la mancanza, da parte del Governo, sia di provvedimenti fondati su accertamenti tecnici ritenuti attendibili, dirimendo così i dubbi in ordine alla qualità del materiale da dragare, sia di semplici risposte alle svariate istanze e richieste di incontro presentate in tempi e modi diversi».