venerdì 27 aprile 2012

Porto di Marina di Ragusa:” non ha mai avuto la caratterizzazione del porto commerciale e quindi della vocazione al trasporto merci”.

In merito agli articoli di stampa apparsi a seguito del comunicato stampa della Corte dei Conti Europea circa il monitoraggio sull’efficacia dell’utilizzo dei fondi di 23 progetti europei in area convergenza ,Michele Scarpulla, già direttore dei lavori nel cantiere del porto di Marina di Ragusa ,ha dichiarato: Ho riletto con attenzione l´intero report e le conclusioni che si traggono sono diametralmente opposte. Il progetto del nostro molo nulla aveva a che vedere con gli obiettivi presi in esame dall´audit della Corte dei Conti europea. Su 27 progetti presi in esame, infatti, solo undici hanno centrato l´obiettivo, tra cui il nostro. Innanzitutto, per il fatto di essere stato completato e di essere già da tre anni in funzione ed in piena attività. In secondo luogo, si è assunto come traguardo da raggiungere proprio quello che era il fine del progetto: ossia, la creazione di un´infrastruttura ai fini turistici, specie per la nautica da diporto, con importante ricadute sul territorio e sulla sua comunità. Quanto all´aumento del traffico merci e passeggeri, è vero, esso non è stato conseguito. Ma semplicemente perché non rientrava tra i fini del progetto e della realizzazione del molo di Marina di Ragusa !». Quando si è parlato dunque dell’impatto del porto sul sistema trasporti si è inteso l’incremento del porto commerciale e non della viabilità primaria al servizio della struttura. Ma il porto ragusano, come ha evidenziato Scarpulla, non ha mai avuto la caratterizzazione del porto commerciale e quindi della vocazione al trasporto merci. “L´estrapolazione dal contesto generale di tale parte della relazione ha generato l´equivoco”.