martedì 24 aprile 2012

Pirateria, Nigeria zona ad alto rischio

Diminuiscono nei primi tre mesi di quest’anno gli attacchi dei pirati , 42 in meno rispetto all’anno scorso. Lo rende noto l’International Maritime Bureau dell’Internationa Chamber of Commerce. 102 assalti dei pirati alle navi in tutto il mondo rispetto ai 142 del 2011.
Sono state 11 le navi sequestrate e 212 i membri dell’equipaggio presi in ostaggio, quattro marittimi sono stati uccisi. Su 45 navi abbordate, 32 sono state oggetto di tentativi di attacco e ben14 sono state fatte segno con armi da fuoco.
In Africa occidentale sono aumentati gli attacchi, in particolare in Nigeria che è diventata una delle zone più pericolose: tra gennaio e marzo si è già raggiunto il numero di attacchi dell’intero 2011. «La pirateria nigeriana - spiega il direttore del Piracy Reporting Centre dell'Imb, Pottengal Mukundan - sta aumentando la sua incidenza e il suo raggio d'azione. Almeno sei degli undici incidenti registrati in Nigeria si è verificato a distanze superiori a 70 miglia nautiche dalla costa, il che suggerisce che sono stati utilizzati pescherecci quali navi madre per attaccare mezzi marittimi posizionati ancora più lontano». «Anche se il numero degli incidenti segnalati in Nigeria è ancora inferiore a quello della Somalia e le navi sequestrate rimangono sotto il controllo dei pirati per giorni anziché per mesi - ha osservato Mukundan - il livello di violenza nei confronti degli equipaggi è pericolosamente elevato».
La Somalia neanche a dirlo, rimane ancora una zona ad alto rischio.