Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna ha accolto intanto i due ricorsi presentati da Stradeblu rispettivamente nei confronti di Moby, Tirrenia, Snav Aliscafi, Grandi Navi Veloci, Armamento Sardo e Sat Servizio Ausiliario Traghetti e Consulting e nei confronti di Moby e Armamento Sardo per l'annullamento dei provvedimenti dell'Autorità Portuale di Olbia e Golfo Aranci relativi alla pianificazione degli accosti per gli anni 2010 e 2009. La controversia risale al 2009, con l’opposizione da parte di Stradeblu alle delibere dell'Autorità Portuale di Olbia ostative ai nuovi servizi di traghetti passeggeri e merci con il porto di Livorno. Il Tar Sardegna ha rilevato come titolare della competenza sugli accosti all'interno del porto e sui loro orari sia la Capitaneria di Porto e che l'indirizzo formulato nelle linee guida dell'Autorità Portuale relative alla pianificazione degli accosti, in cui si afferma il principio della “preferenza”accordata alle compagnie
e linee che assicurano un collegamento regolare e continuo (365 giorni all'anno) da e per il continente nonché quello della continuità di presenza nel corso degli anni da parte dell'armamento, “tende a perpetrare una situazione di privilegio, in contrasto con la necessità di garantire anche ai nuovi soggetti economici del mercato di cui trattasi la possibilità di offrire i servizi alle medesime condizioni dei concorrenti, possibilità evidentemente insita nel principio di libera concorrenza nel mercato. In tal senso - ha precisato il tribunale - l'atto di indirizzo si qualifica come barriera amministrativa allo sviluppo della concorrenza nel mercato”. Inoltre Stradeblu si è rivolta alla Corte di Appello di Sassari al fine di accertare la violazione del diritto di concorrenza commesso dal porto di Olbia nel rifiutare la messa a disposizione di un locale biglietteria presso l'edificio della Stazione Marittima, al pari dei suoi concorrenti. Nonostante l’accoglimento del ricorso da parte del Tar, Stradeblu ha comunque deciso di sospendere la linea fra Livorno e Olbia, almeno fintantoché non saranno effettivamente ripristinate condizioni di libera concorrenza.
Fonte: Camera del Lavoro di Pozzallo
