mercoledì 23 marzo 2011

C.I.R.M modello di efficienza di un servizio pubblico e di eccellenza decisamente sottovalutato a livello nazionale

CUn modello di efficienza di un servizio pubblico e di eccellenza del made in Italy ma decisamente sottovalutato, almeno a livello nazionale. Questo quanto emerso dal dibattito che si è tenuto in Senato. L’allarme è stato lanciato dal Direttore medico del C.I.R.M., Sergio Pillon, all’indomani della decurtazione di oltre il 50% dei finanziamenti pubblici a sostegno di una struttura che opera a livello internazionale da 75 anni assistendo i naviganti nel mondo, lavoratori e diportisti su traghetti, cargo, navi da crociera e imbarcazioni private senza alcuna discriminazione. Evidente il servizio sociale di teleassistenza medica con un duplice vantaggio, di utilità sociale e di tutela della salute del lavoratore assieme ad un laboratorio per nuovi modelli assistenziali attraverso un’assistenza medica – ‘da remoto’ – certificata; e di rilevanza economica al marittimo in navigazione, evitando anche inutili approdi e cambiamenti di rotta per emergenze sanitarie che comporterebbero un aggravio dei costi e una perdita di competitività. Il C.I.R.M. – che ha stretto una partnership con Aruba Pec per la certificazione della firma digitale e della documentazione della teleassistenza, già operativa – è una struttura snella con un costo di circa 750mila euro, cifra irrisoria, come hanno concordato gli intervenuti al dibattito, rispetto alla mole del lavoro che svolge soprattutto in un momento di emergenza nella acque internazionali e di aumento della domanda di trasporti (solo in Italia viaggiano 18 milioni di persone). Parlando di cifre solo nei primi 3 mesi del 2011 sono stati raggiunti 570 pazienti mentre nel 2010 sono stati di gran lunga superate le 2000 visite da remoto e certificati 20 decessi.

Un monito viene dalla Commissione VIII Trasporti del Senato, con l’interpellanza parlamentare del Capo Gruppo del PD, Marco Filippi al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti per dare un segnale di richiamo su alcune eccellenze trascurate e l’invito a realizzare un modello di pubblico servizio su questo tipo di organizzazione tecnologicamente avanzata.
L’iniziativa è stata raccolta dal Presidente di Commissione, Luigi Grillo, che ha rilanciato proponendo di lavorare ad un’audizione e di pensare al di là di un supporto pubblico ad una linea di gestione privatistica per utenti di target mirato come gli armatori, senza nulla togliere all’ispirazione originaria dell’utilità sociale diffusa. Altro tema sul quale lavorare è la lacuna della normativa che riguarda i naviganti per l’assistenza che, oltre le 12 miglia che non risultano attualmente coperti dall’assistenza sanitaria nazionale.


C.I.R.M. Nel 1935 nasce il "Centro Internazionale di radio comunicazioni mediche" con lo scopo di fornire consigli sanitari via radio alla gente di mare in navigazione su tutti i mari del mondo, sotto la presidenza di Guglielmo Marconi. Nel 1950 il Centro assunse il nome di "CENTRO INTERNAZIONALE RADIO MEDICO" sviluppando in modo pionieristico il soccorso e l’assistenza tele medica. Nel 2002, con D.M. delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Ministero della Salute, il Centro Internazionale Radio Medico (C.I.R.M.) è stato formalmente designato quale centro italiano responsabile dei SERVIZI TELEMEDICI MARITTIMI (T.M.A.S.), in stretta collaborazione con il Centro Nazionale di Coordinamento per la Ricerca ed il Soccorso in Mare (I.M.R.C.C.) identificato nel Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera.

Amici del C.I.R.M Associazione no Profit che si occupa della promozione e tutela del marchio e dell’attività svolta dal C.I.R.M. oltre che della ricerca di forme alternative di sponsorizzazione e finanziamento.