mercoledì 23 marzo 2011

Fincantieri Sestri Ponente ,sofferta decisione dei sindacati

Sofferta decisione dei sindacati, sì alla cassa integrazione, ma solo a condizione che si realizzi il progetto di "ribaltamento a mare" dello stabilimento di Sestri Ponente di Fincantieri, Tutto questo mentre perdura la crisi di commesse che mette i lavoratori di fronte ad una nuova difficile stagione di cassa integrazione,
L'azienda ha prospettato un quadro caratterizzato da carichi di lavoro sempre più ridotti. Uno scenario che sta alla base della richiesta di cassa integrazione straordinaria (finite le 52 settimane di ordinaria) dal 4 aprile fino alla fine dell'anno che vede coinvolti ben 390 dipendenti . A questo punto, però, di fronte alla disponibilità dei sindacati a firmare l'accordo, gli stessi - spiega una nota della Fiom - "hanno chiesto che il sacrificio della cassa integrazione sia finalizzato alla firma dell'accordo di programma con il quale il gruppo si impegna ufficialmente con i dipendenti e il territorio ad adoperarsi per la realizzazione del ribaltamento a mare".

"Per noi questa richiesta non è una sorpresa - spiega il segretario della Uilm Antonio Apa - Siamo in una situazione di scarico di lavoro, per questo abbiamo legato l'accordo al ribaltamento. L'azienda ha condiviso l'impostazione e sottoscriverà l'accordo di programma. Ora si apre una grande partita, vediamo se si riuscirà ad affrontarla con la duttilità che merita e se si riuscirà a dare a questo cantiere una grande prospettiva industriale. Solo a queste condizioni il dialogo con il sindacato potrà continuare".

L'intesa con le organizzazioni dovrà essere firmata in Regione, contestualmente all'impegno di Fincantieri a sottoscrivere l'accordo di programma che si sta preparando al ministero dello Sviluppo Economico e che riguarda appunto il tombamento dello specchio di mare davanti al cantiere di Sestri.