Medcenter, l'azienda terminalistica che gestisce il porto di Gioia Tauro, ha deciso di chiudere da stasera alle 19 lo scalo per trenta ore per mancanza di navi in arrivo collocando i 1.200 dipendenti in cassa integrazione.
È la prima volta che si verifica una situazione del genere da quando, nel settembre del 1995, il porto container, tra i più grandi del Mediterraneo, ha avviato la sua attività.
Gioia Tauro è stato ,senza alcun ombra di dubbio, il protagonista quasi assoluto della rinascita della portualità italiana a partire dal 1995. Oggi chiude per 30 ore perché non ci sono navi.
I lavoratori portuali dipendenti di Mct, terminalista dello scalo hanno indetto per questa sera alle 18 un sit-in di protesta davanti alla Dogana.
Questo episodio e' un campanello d'allarme gravissimo che dovrebbe fare a lungo riflettere i nostri governanti, sebbene, ormai palesemente incapaci di governare in quanto impaludati nei loro stessi limiti. Gioia Tauro è la punta di dell’ iceberg di un malessere che riguarda tutti , malessere che diventa ogni giorno sempre più profondo, consapevoli come siamo di essere quasi sprofondati in una crisi difficilmente reversibile. Una classe politica miope e totalmente inetta non è riuscita a capire che non si governa con gli spot e non riesce neppure a rendersi conto che tutto il sistema paese sta subendo inesorabilmente e senza difesa alcuna , in ogni settore, la concorrenza anche degli ultimi della classe, compresi i neonati terminal di transhipment della costa nord dell'Africa. E non venitemi a raccontare che è solo questione di costi!!!!. Matteoli se ci sei batti un colpo !!!??. Di certo sarai a lungo ricordato come Ministro ( della navigazione).Era del tutto evidente , anche ai profani, la necessità dell'introduzione di specifiche normative atte a differenziar le attività dei porti di transhipment individuando particolari condizioni (economiche) capaci di garantire al sistema Italiano di transhipment di poter continuare a competere nel panorama mondiale, misure, per altro, già assunte da altri paesi membri della Comunità Europea.
Nel capitale di Gioia Tauro figurano oltre a Contship due importantissimi gruppi armatoriali, il gruppo danese Maersk e la Msc di Gianluigi Aponte. Il porto di Gioia Tauro ha chiuso il 2010 registrando volumi di traffico leggermente inferiori a quelli dell'anno precedente