sabato 8 gennaio 2011

Gioia Tauro: Medcenter chiude per trenta ore il porto. Mancano le navi.

Medcenter, l'azienda terminalistica che gestisce il porto di Gioia Tauro, ha deciso di chiudere da stasera alle 19 lo scalo per trenta ore per mancanza di navi in arrivo collocando i 1.200 dipendenti in cassa integrazione.
È la prima volta che si verifica una situazione del genere da quando, nel settembre del 1995, il porto container, tra i più grandi del Mediterraneo, ha avviato la sua attività.
Gioia Tauro è stato ,senza alcun ombra di dubbio, il protagonista quasi assoluto della rinascita della portualità italiana a partire dal 1995. Oggi chiude per 30 ore perché non ci sono navi.
I lavoratori portuali dipendenti di Mct, terminalista dello scalo hanno indetto per questa sera alle 18 un sit-in di protesta davanti alla Dogana.
Questo episodio e' un campanello d'allarme gravissimo che dovrebbe fare a lungo riflettere i nostri governanti, sebbene, ormai palesemente incapaci di governare in quanto impaludati nei loro stessi limiti. Gioia Tauro è la punta di dell’ iceberg di un malessere che riguarda tutti , malessere che diventa ogni giorno sempre più profondo, consapevoli come siamo di essere quasi sprofondati in una crisi difficilmente reversibile. Una classe politica miope e totalmente inetta non è riuscita a capire che non si governa con gli spot e non riesce neppure a rendersi conto che tutto il sistema paese sta subendo inesorabilmente e senza difesa alcuna , in ogni settore, la concorrenza anche degli ultimi della classe, compresi i neonati terminal di transhipment della costa nord dell'Africa. E non venitemi a raccontare che è solo questione di costi!!!!. Matteoli se ci sei batti un colpo !!!??. Di certo sarai a lungo ricordato come Ministro ( della navigazione).Era del tutto evidente , anche ai profani, la necessità dell'introduzione di specifiche normative atte a differenziar le attività dei porti di transhipment individuando particolari condizioni (economiche) capaci di garantire al sistema Italiano di transhipment di poter continuare a competere nel panorama mondiale, misure, per altro, già assunte da altri paesi membri della Comunità Europea.
Nel capitale di Gioia Tauro figurano oltre a Contship due importantissimi gruppi armatoriali, il gruppo danese Maersk e la Msc di Gianluigi Aponte. Il porto di Gioia Tauro ha chiuso il 2010 registrando volumi di traffico leggermente inferiori a quelli dell'anno precedente