
27 gennaio 2010
Un primo segnale di rilancio per i porti italiani e per gli hub di trashipment come Gioia Tauro, Taranto, Cagliari duramente colpiti dal crollo del traffico dei container, potrebbe giungere proprio da Reggio Calabria dove si riunirà domani il del Consiglio dei Ministri . Oltre al nuovo Piano Nazionale Antimafia, è prevista anche l’approvazione del disegno di legge di riforma della portualità nazionale, attesa da ben 8 anni.
La riforma prevede, tra le altre cose, l’autonomia finanziaria a partire dal 2011, più mercato e meno assistenzialismo di Stato. Gli hub di trashipment, con la loro attuale crisi, testimoniano che il loro problema è proprio il mercato. Altri aspetti salienti della riforma, che in molti si aspettavano più coraggiosa, sono: una maggiore funzione di coordinamento del presidente dell’Authority, processi decisionali meno arzigogolati per la designazione dei presidenti delle Authority ed una semplificazione delle procedure per il dragaggio dei porti .
Cecilia Battistello, presidente di Contiship, il colosso tedesco che gestisce il trashipment a Gioia, minaccia per l’ennesima volta di abbandonare alla luce delle perdite di clientela e di traffico registrate nell’ultimo anno, c’è grande attesa (immotivata a mio avviso!!!) per l’arrivo di qualche valida “buona notizia” che potrebbe scaturire dalla riunione di domani.
Secondo la Battistello, che invoca maggiore attenzione da parte dello Stato, la ricetta per venire fuori dalla crisi e mantenere competitivi, non solo Gioia Tauro, ma anche tutti gli altri hub di trashipment è “venire incontro alle esigenze dei clienti intervenendo, prima di tutto, sui costi dei servizi”.
Ieri , il vicepresidente di Assologistica , Gian Carlo Russo, ha definito “nordista” la posizione di Luigi Merlo, presidente dell`Authority di Genova, secondo cui i porti di trasbordo sono vicini al tramonto, e dovrebbero cominciare a ridefinire i propri obiettivi. Secondo Russo, il ridimensionamento dei porti di trasbordo con i cinque milioni di movimenti attualmente patrimonio degli hub non si sposteranno nel Nord Tirreno o nel Nord Adriatico, come “profetizzato” da Merlo, ma sarebbero solo un regalo ai porti maghrebini, e giziani ecc.