mercoledì 9 febbraio 2011

Superporto- maxi piattaforma e nani della politica. Un mix esplosivo per l'Italia.

La contraddittorietà dei comportamenti provenienti dalla stessa area governativa porta alla nascita di situazioni grottesche come quella che si è venuta a determinare tra il “superporto” di Trieste” e la maxi-piattaforma portuale Venezia- Chioggia. Tutto super , tutto maxi , con molti nani della politica. Sulla querelle apertasi a Trieste è intervenuto anche Fabrizio Palenzona, vicepresidente di Unicredit, con un articolo sul Sole 24 Ore intitolato “Infrastrutture e fondi privati le parole dimenticate”, Palenzona difende il progetto triestino, “al momento unica iniziativa in grado di fare concorrenza ai corridoi francesi, spagnoli e sloveni, e ai porti del Nord Europa.”
Palenzona, però, ricorda che devono realizzarsi una serie di condizioni, che il nostro paese dovrebbe essere in grado di garantire, e che riguardano soprattutto la “certezza e tutela del legittimo affidamento”, cioè in pratica non si possono cambiare le carte come ha fatto il governo con l’ultima improvvida iniziativa del ministro Brunetta che, muovendosi in una logica totalmente localistica e fuori da qualsiasi programmazione logistica di area, muta completamente le prospettive dell’investimento.
Qui c’è lo zampino di un ministro biricchino che ne combina sempre una di troppo!!!!