17 Aprile 2010
Caos in tutta Europa per la nube di ceneri vulcaniche provenienti dall'Islanda. Voli interdetti anche nel nord Italia dopo la decisione dell'Enac di estendere fino alle 8 di lunedi' lo stop ai voli strumentali per il persistere delle negative condizioni dello spazio aereo.
Secondo una nota dell'ente, non e' invece necessario procedere all'allargamento del blocco per ulteriori spazi aerei italiani.
L'aeroporto romano di Fiumicino resta cosi' aperto al traffico, pur registrando numerose cancellazioni (circa 200) e ritardi dei voli.
Eurocontrol ha precisato che i voli cancellati nello spazio aereo europeo sono complessivamente circa 17.000.
L'Enac, che segue costantemente l'evolversi della situazione della nube del vulcano islandese Eyjafjallajokull, non ha escluso che in caso di necessita' potra' essere estesa l'area di ''spazio aereo interdetto ai voli e ad un'estensione temporale di tali provvedimenti''.
A Malpensa sono stati cancellati 206 voli, mentre sullo scalo di Linate i voli cancellati sono 111. Ma i disagi hanno avuto delle ripercussioni non solo al nord: agli aeroporti romani di Fiumicino e Ciampino sono stati sospesi stamattina, oltre ai voli diretti verso il nord Europa, i voli per Milano, Genova, Torino, Bergamo, Bologna e Venezia.
La nube di cenere sta arrecando una serie di gravi problemi in tutti gli aeroporti del nord Europa dove si contano numerosi disagi per i viaggiatori e danni economici per le compagnie aeree.
In Austria e in Belgio lo spazio aereo e' stato chiuso fino alle 20 di oggi. In Gran Bretagna, uno dei primi Paesi a lanciare l'allarme, il traffico aereo e' stato chiuso fino alle 2 di notte.
Chiusure degli aeroporti anche in Bosnia, nel nord della Croazia, nella Repubblica Ceca (fino alle 18), in Danimarca ed Estonia. In Francia la situazione non e' migliore: tre aeroporti di Parigi e 23 altri scali in tutto il Paese resteranno chiusi fino alle 20. In Germania la chiusura e' prevista fino alle 2 di notte mentre in Islanda, Paese d'origine della nube, gli aeroporti sono aperti.
Tutti gli scali della Polonia, dove domani si celebreranno i funerali del presidente Lech Kaczynski (morto nel disastro aereo di Smolensk con altre 95 persone), resteranno chiusi.
Incerta quindi la partecipazione dei leader mondiali al funerale di Stato.
Mentre crescono i timori sulla pericolosita' per la salute delle polveri, i disagi per le nubi di ceneri sono certamente peggiori di quelli creati dagli attentati terroristici dell'11 settembre.
Il ministro dei Traporti Altero Matteoli ha diffuso un appello ai cittadini, perché evitino di programmare viaggi a seguito del blocco degli aeroporti causato dalla nube vulcanica proveniente dall'Islanda. "Considerata la situazione eccezionale ed imprevedibile - ha affermato in una dichiarazione diffusa attraverso il suo portavoce - faccio appello a mettersi in viaggio solo per effettive necessità". "Il perdurare della presenza della nube vulcanica proveniente dall'Islanda su gran parte dell'Europa e su una vasta area del Nord Italia - ha aggiunto il ministro - non consente in atto la riapertura degli scali aeroportuali". Le Ferrovie dello Stato, ha spiegato Matteoli, "stanno garantendo un rafforzamento dei collegamenti con treni aggiuntivi che possono operare esclusivamente sul territorio nazionale, visto anche il pesante congestionamento delle reti ferroviarie d'Oltralpe". La Protezione civile, l'Enac, le Ferrovie dello Stato e gli altri organismi preposti, ha assicurato Matteoli, "stanno monitorando costantemente il fenomeno e aggiornano con tempestività la popolazione sulla sua evoluzione. Desidero ringraziare - ha concluso - tutti gli operatori del trasporto per l'impegno massiccio che stanno profondendo per alleviare i disagi dei viaggiatori".
Fonte: http://www.asca.it