martedì 9 marzo 2010

Palermo : Cantieri navali , Keller, Fiat di Termini Imerese,Italtel di Carini , una crisi che rischia di produrre effetti drammatici.

9 marzo 2010

La crisi dell’industria metalmeccanica in Sicilia rischia di avere effetti drammatici. Nel 2009, nel settore metallurgico, la cassa integrazione ordinaria e’ cresciuta del 423,51%, in quello meccanico del 177,99%. La cassa integrazione straordinaria registra un aumento del 22,97% tra i metallurgici e del 148,10% tra i meccanici”. Sono i dati esposti da Giovanna Marano, segretaria generale della Fiom-Cgil Sicilia, in apertura del congresso regionale oggi a Termini Imerese (Palermo). “I grandi gruppi abbandonano il territorio -ha aggiunto- scaricano le difficolta’ sui lavoratori e non prevedono alcuna ripresa. Il futuro incerto fa colare a picco anche l’indotto e, a catena, l’intera economia dell’isola”. Per Marano, il caso “piu’ emblematico” e’ quello della Fiat di Termini Imerese, ma preoccupano anche le situazioni dell’Italtel di Carini, della Keller, dei Cantieri navali di Palermo, e anche nelle altre province le statistiche sono pesanti. Marano ha sottolineato che “la crisi e’ generalizzata e a Catania la cassa integrazione ordinaria nel settore meccanico e’ cresciuta da 25.146 ore del 2008 ad oltre un milione di ore del 2009″. Incertezze a Catania su futuro del gruppo STMicroelectronics che ha ceduto un ramo d’azienda, la Nunonyx, alla multinazionale americana Micron Technology, e per la Sat dove la cassa integrazione straordinaria scade oggi mentre hanno chiuso diverse aziende, come Sogit, Anteo, Cables Factory. E nella provincia a piu’ alta densita’ meccanica, Siracusa, ha rilevato Marano, “quasi raddoppia il ricorso alla cassa integrazione ordinaria, 434.578 ore nel 2008 contro le 791.798 ore nel 2009, e si quadruplica quella la straordinaria, cresciuta da 30.390 ore di due anni fa a 123.328 dell’anno scorso”.