mercoledì 16 maggio 2012

Ristrutturazione della Federazione internazionale dei lavoratori dei trasporti(Itf)

Ristrutturazione della Federazione internazionale dei lavoratori dei trasporti, Itf, all'ordine del giorno dell'ultima riunione del comitato esecutivo della organizzazione, svoltasi a Londra, che ha registrato , tra l'altro, la comunicazione a sorpresa del segretario generale David Cockroft che ha informato della sua decisione di andare in pensione. Una decisione personale per essere vicino alla famiglia e non legata a motivi di natura sindacale. In base allo statuto della Federazione, quando per un motivo qualsiasi la posizione del segretario resta vacante tra due congressi, il Comitato esecutivo ha il potere di nominare un segretario generale facente funzione (acting general secretary) in carica sino al successivo congresso. Un precedente si è avuto nel 1992 quando ha lasciato Harold Lewis. La comunicazione ha acceso un forte dibattito in quanto i rappresentanti in Esecutivo dei sindacati latino-americani hanno cercato mille motivazioni affinché David cambiasse idea e restasse fino al congresso del 2014. Qualcuno dice che l'uscita del segretario fa perdere loro un "protettore" specie dopo le vicende del congresso di Mexico City. Ma David ha mantenuto ferma la sua decisione anche perché affiancherà, per quanto necessario, il nuovo responsabile. Dopo che David ha informato ufficialmente della decisione tutti i sindacati affiliati Itf, entro le 8 settimane successive alla comunicazione possono presentarsi le "nominations" proposte da un sindacato, se supportate da un secondo. I candidati poi dovranno presentare un curriculum ed un documento a supporto della propria candidatura. Ciò entro 14 giorni dalla nomination. E l'esecutivo valuterà le candidature entro la prossima riunione di ottobre. Se ci sarà un solo candidato, l'esecutivo potrà votare anche per alzata di mano. Se saranno più di uno, si procederà con voto segreto dopo che ogni candidato avrà presentato se stesso con un intervento di non più di cinque minuti. Un altro tema caldo per l'Esecutivo è stato quello della ristrutturazione della Itf, collegato anche al rapporto tra il "general fund" ed il "welfare fund" . E' bene dire subito che l'iniziale disegno di sviluppare nell'organizzazione a Londra il lavoro intersettoriale, non ha trovato consensi. Infatti la quasi totalità dei sindacati non sono vere federazioni e questo spiega le difficoltà incontrate. In particolare i sindacati latino- americani si sono accaniti contro ogni cambiamento. L'impalcatura attuale della Itf resta in piedi con poche variazioni che saranno discusse più avanti. Sul rapporto tra i due fondi si è cercato un compromesso. Contro i 5 milioni di sterline del fondo generale provenienti dalle quote associative, il welfare fund proveniente dall'attività marittima raccoglie circa 30 milioni. In teoria queste risorse dovrebbero entrare nella gestione generale della Itf. Il punto è che essendo versate dagli armatori, gli stessi vorrebbero che fossero spesi solo in direzione dei marittimi e dell'Ispettorato. E' un po' come avviene in Italia con i contributi del Registro Internazionale rispetto a cui gli armatori premono affinché vengano spesi in direzione del welfare dei marittimi. In alcuni paesi come la Norvegia, usare il welfare fund non per i marittimi può essere inquadrato come reato di frode. Un compromesso è stato raggiunto nel senso che alcune voci, come l'acquisto degli immobili per le sedi, è caricato sul welfare fund, altre voci sono ripartite: poiché è chiaro che senza quelle risorse, la Itf non potrebbe essere strutturata come è oggi. Al di là degli argomenti specifici c'è da dire che i lavori dell'Esecutivo sono spesso complicati dalle posizioni strumentali che assumono in sindacati latino - americani. Sembra quasi che lo scontro dell'ultimo congresso non si sia ancora assopito e che ci sia da parte loro una ricerca di rivincita. Questo non giova certo in un momento di crisi mondiale. L'aspetto "sociale" dell'esecutivo è stato il ricevimento offerto ai componenti presso l'ambasciata argentina a Londra in quanto, per quanto possa apparire strano, una componente l'esecutivo, Alicia Castro è l'ambasciatore argentino in Gran Bretagna.Altro argomento dell'Esecutivo ha riguardato l'organizzazione del prossimo congresso del 2014. Esso si terrà in Bulgaria a Sofia per motivi anche di costi. infatti contro i 2.3 milioni di sterline del Congresso di città del Messico la spesa non dovrebbe superrare 1.3 milioni. Ogni osservatore che parteciperà al congresso (quindi non delegati) dovrà versare 50 sterline. Anche il problema del VISA è stato parzialmente superato. Infatti, la Bulgaria non fa parte degli accordi di Schengen e questo crea difficoltà a molte nazionalità di accedere all'interno dell'Unione. E' previsto che la Bulgaria ratifichi Schengen entro la fine di quest'anno. Se ciò non avvenisse il ministro degli esteri bulgaro ha prodotto un documento con il quale per i partecipanti al congresso si applicheranno condizioni favorevoli di accesso. FIT-CISL Federazione Italiana Trasporti