mercoledì 2 maggio 2012

Autorità Portuale di Trieste: Costituzione di una "zona franca" per rilanciare la portualità.

Lo strumento più efficace per convincere gli investitori internazionali a puntare sul porto di Trieste è la costituzione di una “zona franca”, realizzabile sulla base di normative più elastiche rispetto a quelle comunitarie. Questa è la tesi sostenuta dell’Autorità Portuale di Trieste , ed è anche il tema cardine del convegno che, in collaborazione della Camera di Commercio di Trieste, organizzerà mercoledì 9 maggio a Roma, presso il tempio di Adriano in Piazza di Pietra. Secondo l’Autorità Portuale, la creazione di un area di libero scambio sarebbe un’opportunità unica da non perdere capace di catalizzare il rilancio commerciale ma anche industriale, sociale e urbanistico dell’ intera area commerciale che gravita sullo scalo triestino. Ma la tesi potrebbe trovare il suo banco di applicazione anche in altre città portuali del Paese. Introdurrà i lavori, il ministro dell'Ambiente Corrado Clini. Questa idea, non certo nuova , viene proposta da innumerevoli porti da lustri senza successo. Riuscirà l’A.P. giuliana ad aprire una breccia?. Ai posteri l’ardua sentenza.