sabato 28 aprile 2012

Migranti gettati in acqua appena giunti in prossimità di una spiaggia di Licata

Sono stati gettati in acqua non appena giunti in prossimità della spiaggia di Pisciotto a Licata. In diciotto, tra cui otto minori, sono riusciti a raggiungere l'arenile. Ma non è stato così per uno dei ragazzini a bordo che è annegato. La giovanissima età della vittima è stata rilevata dal medico legale. E' questo il bilancio dell'ennesimo sbarco finito in tragedia lungo le coste dell'Agrigentino. L'allarme è scattato nella notte quando i poliziotti, avvertiti da alcuni passanti, hanno soccorso le diciotto persone appena giunte sulla spiaggia di Pisciotto poco fuori Licata. Si tratta del secondo sbarco nel giro di pochi giorni tra Palma e Licata. Tenuto conto che le condizioni meteo- marine del Canale di Sicilia sono in questi giorni ottimali è lecito aspettarsi una cospicua ripresa dell'esodo dalle coste del Nord Africa, questo implica la necessità da parte delle autorità preposte di predisporre una più “attenta “ e nel contempo meglio ripartita azione di controllo. I migranti hanno raccontato che si trovavano in ottanta, tutti egiziani, a bordo di un grosso peschereccio dal quale ,poi,sarebbero stati trasferiti su un gommone per raggiungere la spiaggia. Ad un certo punto giunti in prossimità della costa gli scafisti avrebbero incrociato una imbarcazione che mostrava un fanale con una luce blu intermittente. Temendo si trattasse di forze dell'ordine, gli scafisti avrebbero gettato in acqua una ventina di egiziani dandosi poi alla fuga con gli altri sessanta migranti . Il minorenne deceduto, sprovvisto di documenti, non è stato ancora identificato. Licata è sede di un Ufficio Circondariale Marittimo che dipende da Compamare Porto Empedocle