sabato 17 marzo 2012
BARBARO: OPERAZIONI REGOLARI
Nell‟ambito di un‟inchiesta internazionale su un giro di fatture false per circa 100 milioni di euro, sono finiti anche gli armatori Alfredo, Federica e Giovanni Barbaro, con le ipotesi di reato di riciclaggio, frode fiscale e uso di false fatture. L‟inchiesta è coordinata dall‟autorità giudiziaria olandese e coinvolge società di vari Paesi europei. Secondo l‟accusa, il gruppo avrebbe evaso imposte per oltre 20 milioni di euro. Con una nota scritta, gli armatori rivendicano la correttezza del loro operato. “La Pietro Barbaro – scrivono – in attività da due secoli, è totalmente estranea ai fatti contestati dalla Procura di Palermo. L‟attività imprenditoriale dell‟intero gruppo Barbaro si è sempre svolta nel pieno rispetto dei principi di trasparenza e legalità. La società è assolutamente tranquilla in ordine alle indagini in corso, cui ha prestato la massima collaborazione e fiduciosa nell‟operato degli organi inquirenti. In particolare, con riferimento alla vendita nel 2004 delle sei navi in costruzione in Corea alla società Minerva, regolarmente consegnate e ancora oggi operative, qualsiasi sospetto è infondato perché si tratta di regolare cessione di contratti di costruzione, con la più ampia e trasparente documentazione a supporto”. L‟inchiesta è partita dall‟Olanda dove è stata scoperta una società che «vendeva» false fatture ad aziende di tutta Europa - 12 solo in Italia - e, in cambio intascava percentuali sui rimborsi fiscali e sulle somme evase dagli acquirenti.