sabato 19 marzo 2011

GENOVA, STUDIO DEL RINA SULLE RIPARAZIONI NAVALI

Il dimensionamento attuale dei bacini di carenaggio genovesi preclude l’accesso al 47% delle navi porta contenitori e al 62% delle navi passeggeri che potenzialmente potrebbero scegliere il distretto per l’attività di riparazione navale. E’ quanto emerge dallo studio commissionato da Ente Bacini al Rina. Lo studio delinea il quadro della realtà del mercato delle riparazioni navali e le sue prospettive di crescita se potesse disporre di un bacino adeguato ad accogliere le navi di grandi dimensioni. Ad oggi le navi che potenzialmente potrebbero richiedere l’ingresso in bacino di carenaggio sono 150 l’anno. La realizzazione di un bacino di carenaggio lungo 360 metri consentirebbe di ridurre la percentuale di navi escluse dall’ingresso in bacino all’11% per le navi contenitori e ad una percentuale prossima allo zero per le navi passeggeri. L’adeguamento ai nuovi parametri richiesti dal mercato permetterebbe di offrire un servizio molto richiesto in tutto il Mediterraneo dove i bacini di carenaggio in grado di accogliere le grandi navi sono soltanto 28 su 170. Ente Bacini ha saputo rispondere efficacemente al periodo di crisi attraversato da tutto il settore marittimo – portuale ed presenterà un bilancio che chiude con segno positivo con 150000 euro di utile.
Fonte : Camera del Lavoro di Pozzallo