Si è tenuto a Reggio Calabria, nella sede di Confindustria l'incontro tra Medcenter ed i sindacati per discutere sul futuro del porto di Gioia Tauro. Preoccupazione per la struttura è stata espressa dal reggente della Confindustria di Reggio Calabria, Pippo Callipo, dopo l' incontro con l’ amministratore delegato della società del gruppo Contship Iacono. Non sono mancate le assicurazioni sulla volontà di Medcenter di rimanere a Gioia Tauro, Pippo Callipo a tale proposito ha dichiarato : «Mi hanno assicurato che non hanno intenzione di abbandonare Gioia Tauro, ma che è solo questione di competitività». Callipo ha evidenziato che in passato non si era mai verificato il fermo delle attività e che Medcenter «vuole essere competitiva perchè si tratta di un’azienda e non già di un ente di assistenza. E siccome sono nati altri porti che usufruiscono di benefici da parte dei loro governi essi sono diventati molto più competitivi di Gioia Tauro. Allora è importante che il Governo nazionale prenda coscienza di questo e aiuti la società perchè possa essere competitiva e far tornare il transchipment ai livelli del passato». «la società deve impegnarsi ad investire e a rinnovare: e questo dimostra come voglia rimanere sul territorio. E qualche segnale lo ha già dato. Da parte dei sindacati e dei lavoratori – ai quali sono vicino per la mia natura aziendale – ci dovrà essere l’impegno a ridurre le assenze, le malattie perchè queste sono dei costi diretti sul lavoro. Secondo me ci vuole anche un impegno reciproco dell’azienda e dei lavoratori».
A seguito dell'incontro è stata chiesto alla Regione Calabria di attivarsi nei confronti del Governo affinchè vengano recepite le proposte tese a “preservare i porti transhipment dalla concorrenza degli scali del nord Africa”. E’ stata anche messa in evidenza la «difficile situazione provocata dai chiari effetti distorsivi delle libera e leale competizione che sono determinati dai regimi fiscali e contributivi più favorevoli dei porti nordafricani. Si tratta di interventi da attuare con la massima urgenza anche in considerazione del recente episodio che ha visto per la prima volta lo scalo di Gioia Tauro senza attività operativa. Un importante campanello d’allarme di una tendenza che non può essere contenuta ed invertita solo dall’impegno, pur necessario e prioritario, dell’imprenditore e dei lavoratori”.Una rappresentanza di lavoratori, in concomitanza con la riunione presso l’Assindustria reggina, ha dato vita ad un sit-in.