
11 Gennaio 2010
Pensioni piu' ''leggere'' a partire dal 2010 ma con misure incostituzionali. I sindacati puntano il dito contro i nuovi coefficienti di calcolo delle pensioni che a partire da quest'anno renderanno i ''neo-pensionati'' piu' poveri dei propri predecessori. Da gennaio sono entrati infatti in funzione i nuovi coefficienti per il calcolo dei trattamenti quantificati con il sistema misto o interamente contributivo che, rispetto ai valori in vigore fino al 31 dicembre di quest'anno, porteranno una riduzione che va dal 6,38% per chi puo' mettersi in pensione a 57 anni, all'8,41% per chi si ritira a 65 anni. Il ''taglio'' aumenta con il crescere dell'eta' perche', dal punto di vista statistico con il passare degli anni aumentano le possibilita' di una lunga vita. Dal calcolo delle nuove pensioni emerge che dai nuovi coefficienti sono, invece, esclusi coloro che avendo 18 anni di contributi al 31 dicembre '95 restano agganciati anche per gli anni a venire al calcolo retributivo. Invece, sono interessati ai nuovi coefficienti coloro che hanno diritto a una pensione di vecchiaia (o tutta contributiva per opzione o calcolata con il sistema misto).
La pensione di anzianita' (che richiede 35 anni di contributi) con una quota contributiva, invece, scattera' solo dal 2014-2015.
Fonte: ASCA