martedì 10 aprile 2012

Filippo Guadagna :Pochi anni, e la professione del marittimo riprenderà slancio.

Pochi anni, e la professione del marittimo riprenderà slancio. Lo sostiene Filippo Guadagna –– amministratore delegato della Sirius Shipmanagement- società che si occupa della gestione degli equipaggi di alcune delle più importanti flotte italiane e straniere, come Montanari, D’Alesio, d’Amico, Glenda, Alpine –“ L’Italia si sta preparano con una generazione di nuovi ufficiali. E’ strano pensare che fino a pochi anni fa, più o meno tutti eravamo convinti che questa professione nel nostro Paese doveva finire. Invece oggi molti ragazzi si sono avvicinati al settore, e siamo pronti all’arrivo di nuovi ufficiali, dopo un vero e proprio buco generazionale». I motivi che hanno reso nuovamente appetibile la professione sono noti: il minore isolamento della nave con il resto del mondo, grazie alle nuove tecnologie; il richiamo verso un lavoro fuori dall’Italia, con la prospettiva, dopo il periodo di navigazione, dello sviluppo di una carriera manageriale a terra e sicuramente gli stipendi, che sono molto appetibili: il comandante di una petroliera guadagna 9.000 euro netti al mese, un allievo ufficiale 2.500 euro, sempre netti e sempre al mese. Già oggi i comandanti indiani guadagnano più di un ministro. Ma gli stipendi sono comunque alti: un marittimo italiano guadagna 2.000 euro, uno indiano 1.300 dollari». Gaudagna è l’unico componente italiano nel comitato Recruiting & Traingin dell’Imec (International Maritime Emplyers Comittee), E sull’Imec International Maritime Emplyers Comittee) ha in cantiere un progetto, quello di creare una sorta di Erasmus per i giovani marittimi. Può sembrare paradossale, per una professione internazionale come quella a bordo delle navi, eppure è così. Basti pensare che le 600 navi italiane che operano sotto registro internazionale, teoricamente dovrebbero prevedere a bordo almeno sei ufficiali italiani. In realtà, non sono mai più di due. Per questo, secondo Guadagna, nel momento in cui sulla nave si deve fare lavoro di squadra, rispettare le norme di sicurezza, o semplicemente convivere giorno dopo giorno con un gruppo di persone che ha al suo interno diverse culture e modi di pensare, diventa sempre più necessario arrivare già preparati proprio a questo tipo di esperienza. La proposta di Guadagna è quindi quella di devolvere una parte del fondo Welfare per i marittimi – alimentato dai versamenti delle società di settore – per creare una sorta di Erasmus per i futuri lavoratori a bordo delle navi.
Tratto da : quarati@ilsecoloxix.it